''Tutti per Lorenza Lei''. Oltre mille firme inviate a Napolitano. Ma qualcuno ha controllato i nomi?

Nei giorni scorsi le agenzie stampa hanno rilanciato la notizia di una clamorosa raccolta firme a favore della permanenza di Lorenza Lei alla direzione generale della RAI.  La petizione è stata indirizzata al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e secondo quanto riferisce l’Adnkronos, sarebbe stata sottoscritta da un gruppo di donne, professioniste, imprenditrici, producer, presidenti di associazioni e quant’altro.
La petizione è disponibile presso il sito web www.firmiamo.it. Il sito in questione raccoglie di tutto: accedi, scrivi una petizione e chi vuole può firmarla. Democrazia telematica, verrebbe da dire. Vale la pena darvi un’occhiata e chi scrive lo ha fatto. Gli appelli sono migliaia, divisi per tema. Alla voce “Ambiente” ve ne sono 943, quelle animaliste sono 1165, la voce “cultura” ne raccoglie 554, meno dello sport (703), della religione (137) e della musica (504). La voce “politica”, invece, va forte: 2.328 petizioni, e così la “giustizia” (1664).
C’è davvero di tutto e la fantasia degli appellanti non ha limiti. Per esempio c’è un appello “Tuteliamo gli animali di Villa Blanc”, un altro che chiede “Il massimo della pena per le due assassine di Milano” e un altro ancora che propone “Stop al guardrail assassino”. Il più curioso? “Nessun calciatore della Juventus alla nazionale italiana”, ma desta un certo interesse anche “Sospendiamo il Grande Fratello n. 9 e il montepremi sia devoluto a chi ne ha bisogno”.
L’appello “Tutti per Lorenza Lei” è stato collocato sotto la voce “Universo femminile”, in compagnia di un appello “Donne afghane” che, ahimé, ha raccolto solo 4 firme e a un altro più incomprensibile: “Vogliamo la Veele e la Caven nude” (al momento solo 5 firme). L’appello a favore della DG della RAI e “contro la macchina del fango” ne ha raccolte 1390 e sono tutte visibili sul sito. Sono andato a sbirciare quelle firme, da perfetto voyeur ma anche da individuo sospettoso. Sono 14 pagine e mi è bastato scorrere le prime quattro. Nelle prime cento firme ce ne sono 81 di persone, uomini e donne, cittadini/e straniere, molti nordafricani e un po’ di balcanici. Nelle pagine a seguire la percentuale è più o meno la stessa, tra il 70 e l’80 per cento.
Non ho individuato professioniste, imprenditrici o producer. Non so chi siano Salma Habib, Aziza Aminet, Abir Raawi, Salem Ouslim, giusto per citare alcuni di questi firmatari, e non vorrei in alcun caso rilasciare commenti “politicamente scorretti”. Mi sono però chiesto perché le loro firme compaiono lì, sotto una petizione per una Direttore Generale della RAI, e quale sia la molla che possa aver spinto centinaia di sconosciuti cittadini stranieri a sottoscriverla. Le risposte possibili erano due: a) stiamo sottovalutando l’interesse che i destini di Lorenza Lei suscita in una miriade di stranieri che abitano in questo Paese e che certamente di Lorenza Lei sanno tutto, vita morte e miracoli; b) quelle firme sono taroccate. Ho optato per l’ipotesi B e me ne scuso. Chi vuole dia però un’occhiata a quel sito e tragga le sue conclusioni.
Non so chi sia il promotore dell’appello ma ho buone ragioni, una volta visitato il sito, di pensare a una grandiosa patacca, costruita “ad hoc”. Il fatto che i promotori abbiano redatto un comunicato stampa e l’abbiano spedito alle agenzie stampa (nel giorno in cui Lorenza Lei partecipava a un convegno organizzato dalla RAI sulla questione femminile), e che quest’ultime l’abbiano rilanciato in rete non testimonia a favore delle suddette agenzie, cui sarebbe spettato, se non altro, il compito di andare a vedere quell’appello e a scorrere quelle firme.

"Riprendiamoci la Rai". Il 27 marzo al Capranichetta, manifestazione aperta - di Esecutivo Nazionale Usigrai