di Hedwig Zeedijk
La risoluzione del parlamento Europeo che chiedeva alla commissione di impegnarsi a proporre delle direttive per la concentrazione dei media in Europa è stato bocciata per tre voti: 335 voti favorevoli, 338 contrari e 13 astensioni. L' eurodeputata Olandese, Judith Sargentini, una dei firmatari della risoluzione, si dice delusa, ma promette di voler continare la sua battaglia per la libertà di stampa in Europa. Secondo la Sargentini l’Europa ha perso prestigio e credibiltà a livello internazionale, perché il nostro continente dovrebbe essere in prima linea nell'esercizio della democrazia. “L’ambizione alla democrazia è alla base della politica Europea: i nuovi membri della UE vengono misurati attraverso il livello della democrazia, mentre all' interno della stessa UE un grande paese non segue le stesse regole.” E continua: “I democristiani di tutti paesi Europei hanno voluto proteggere il premier Berlusconi ed e’ veramente scandaloso come abbiano tradito un diritto fondamentale come la libertà di informazione.”
Il PPE ha definito la risoluzione un “processo contro l’Italia”, ma chi legge il testo sa che non è così. La situazione in Italia è preoccupante ma viene citata nella risoluzione solo come esempio per affrontare un tema più vasto. Di fatto, nella direttiva, l' Italia non viene mai citata