Articolo 21 - INTERNI
Il volto nascosto della "sicurezza"
di Ugo Dinello
In nome della "sicurezza" per anni hanno picchiato a sangue i venditori abusivi che di giorno tentavano di vendere i loro oggettini sulle spiagge di Jesolo. In nome della sicurezza picchiavano pure i venditori di fiori troppo insistenti che di sera osavano avvicinarsi ad alcuni ristoranti o alberghi di Jesolo. In nome della sicurezza spacciavano pure fiumi di droga di tutti i tipi. E' uno spaccato emblematico quello che l'ultima indagine dei carabinieri traccia nella realtà di Jesolo, cuore festaiolo del profondo Nordest. Perché i duri della "Secchiati agency" che in nome della sicurezza potevano fare il bello e cattivo tempo sul frontemare spaccavano ossa e picchiavano a sangue in realtà solo per allontanare disturbatori e testimoni dai loro luoghi di spaccio. I carabinieri hanno ricostruito con un'indagine certosina tutta la loro "imprenditorialità" arrivando a cifre nell'attività di spaccio da capogiro. Sono riusciti a eseguire le ordinanze cautelari a fatica. Sempre lottando tra una ragnatela di amicizie politiche di centrodestra che non esitavano a darsi da fare per difendere un "imprenditore del Nordest che tutelava la sicurezza pubblica" azzerando ogni tentativo di critica e riflessione.
Diciamocelo subito: dov'è nata l'idea delle ronde? Dov'è nata l'idea di una "sicurezza privata" cui delegare il controllo del territorio? A Nordest. E chi faceva notare che la sicurezza è uno dei compiti dello Stato, la cui azione deve avvenire all'interno di forme e garanzie particolari proprio a tutela dei cittadini da rendere sicuri, era tacciato di "comunismo". Inutili pure le proteste dei professionisti statali della sicurezza: quante volte i sindacati di polizia avevano tacciato di "inutilità se non di pericolo" le ronde? Quante volte il Coisp (Coordinamento dei sindacati di polizia) aveva detto che quest'idea nasconde qualcos'altro visto che avrebbe drenato uomini e mezzi per diferendere i cittadini dagli inevitabili abusi delle ronde e le stesse ronde dalla loro impreparazione? Quante volte la polizia e la stessa questura di Venezia hanno inutilmente tentato di fermare l'attività di questa "impresa privata della sicurezza" che spadroneggiava a Jesolo?
Diciamocelo subito: dov'è nata l'idea delle ronde? Dov'è nata l'idea di una "sicurezza privata" cui delegare il controllo del territorio? A Nordest. E chi faceva notare che la sicurezza è uno dei compiti dello Stato, la cui azione deve avvenire all'interno di forme e garanzie particolari proprio a tutela dei cittadini da rendere sicuri, era tacciato di "comunismo". Inutili pure le proteste dei professionisti statali della sicurezza: quante volte i sindacati di polizia avevano tacciato di "inutilità se non di pericolo" le ronde? Quante volte il Coisp (Coordinamento dei sindacati di polizia) aveva detto che quest'idea nasconde qualcos'altro visto che avrebbe drenato uomini e mezzi per diferendere i cittadini dagli inevitabili abusi delle ronde e le stesse ronde dalla loro impreparazione? Quante volte la polizia e la stessa questura di Venezia hanno inutilmente tentato di fermare l'attività di questa "impresa privata della sicurezza" che spadroneggiava a Jesolo?
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