di redazione
Si chiude il congresso Usigrai di Salsomaggiore Terme con la riconferma di Carlo Verna alla guida del sindacato dei giornalisti Rai, al termine di tre giorni di dibattito serrato e una novita' sostanziale consentita dalla modifica dello statuto: e' la prima volta che viene presentata una lista di minoranza, Rai L'Alternativa, animata da Paolo Corsini, vicedirettore del Giornale Radio Rai e Luigi Monfredi, in forza al Tg1.
La lista - che raccoglie buona parte del vecchio Singrai - ha ottenuto il 20 per cento dei consensi, parola d'ordine 'fuori la politica dal sindacato'. Candidato all'esecutivo il conduttore del Tg1, Stefano Campagna che fece parlare di se' quando - nel 2007 - con un clamoroso outing dichiaro' pubblicamente la propria omosessualita'.
Ma, al di la' delle forze in campo, con la lista di maggioranza Liberta' di Informare forte di un 80,3% dei consensi, questo congresso passera' alla storia del sindacato come quello che ha fotografato la crisi della Rai, rimarcato la distanza con la direzione generale (assente Mauro Masi) e messo sul tavolo la necessita' di cambiare. E' riaffiorato il tema del conflitto di interesse, ma soprattutto si sono alternate sul palco tutte le realta' presenti in Rai che hanno raccontato le loro esperienze e i loro problemi. Rainews 24 che chiede attenzione ai vertici aziendali, il Tg2 che ha presentato un video di denuncia in cui mostra le difficili condizioni di lavoro, le sedi regionali che si sentono abbandonate a se stesse. E, nel dibattito, e' entrata di prepotenza anche la polemica sul calo di ascolti al Tg1.
Tutte le testate hanno fatto sentire la propria voce: accenti diversi, problemi diversi ma un comune denominatore: quello di cercare soluzioni per valorizzare il patrimonio della Rai, che e' un pezzo importante dell'Italia.
Tanti i temi toccati: la sfida delle nuove tecnologie, la ricerca di una autonomia dalla politica, il reperimento delle risorse affinche' questa autonomia si possa raggiungere. Punti nodali messi a fuoco dalla relazione iniziale di Carlo Verna che ha rilanciato - insieme al presidente della Rai Paolo Garimberti - la necessita' di abbattere l'evasione del canone. Come? Due le proposte: o inserire il canone nella fiscalita' generale o nella bolletta. Questione che si e' intrecciata a quella della riforma della governance della Rai che Verna vorrebbe trasformare in una pagina centrale del capitolo delle riforme. E che e' stata rilanciata da Alessio Butti (Pdl) con la proposta di un amministratore unico, da Giorgio Van Straten, consigliere della Rai, anche lui in favore di un amministratore unico nominato da un consiglio di amministrazione con funzioni di indirizzo e controllo. Carlo Rognoni (Pd) giudica necessario inserire il principio di autonomia del servizio pubblico radiotelevisivo nella Costituzione. Segnali importanti, giudica Beppe Giulietti, che devono essere colti da qualsiasi parte essi arrivino.