di Redazione
Neanche le celebrazioni del 2 giugno, snobbate tra l'altro dagli alleati leghisti del premier, hanno impedito al servizio d'ordine di Berlusconi di procedere all'ennesimo attacco alle trasmissioni e ai giornalisti sgraditi. Ieri sera il proprietario di Raiset telefonava a Ballarò per attaccare tutti e contestare una dichiarazione del vicedirettore di Repubblica che ricordava un suo invito ad evadere le tasse. Dichiarazione che poi il conduttore della trasmissione di Raitre ha prontamente individuato (l'aveva pubblicata perfino "il Giornale" di famiglia). Paolo Romani, vice ministro allo sviluppo economico con delega alle telecomunicazioni ha scagliato l'ennesimo attacco nei confronti della trasmissione condotta da Serena Dandini "peggio di Santoro", del tg3 "fa danni per 30 minuti", e di Rainews24 "fa danni per 24 ore". Non c'è giorno che le trasmissioni televisive sgradite al premier e ai suoi gerarchi non siano sotto tiro. Tutto questo mentre, tra Camera e Senato si sta discutendo una legge sulle intercettazioni che vuole imbavagliare trasmissioni di attualità e di inchiesta, ma anche il cinema e l'editoria. Dopo i tagli i bavagli. Di questo passo chi fa cultura e informazione sarà costretto a farla clandestinamente? Tutto ciò non è accettabile. "Per questa ragione - afferma Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo21 - è assolutamente fondamentale mettere insieme tutte le associazioni e i movimenti che hanno promosso la grande manifestazione del 3 ottobre scorso e promuovere una nuova, grande mobilitazione contro i tagli e i bavagli e per contrastare la macelleria etica e sociale che sta compiendo il governo".
'Non solo vuole il diritto di replica, ma lo nega agli altri. Questa e' la nuova versione del 'Berlusconi furioso', che per l'ennesima volta ha interrotto telefonicamente Ballaro' , quasi fosse il sovrano del polo RaiSet'. Lo dichiarano il senatore del Pd Vincenzo Vita e il portavoce di Art. 21 Giuseppe Giulietti in una nota congiunta. 'Bene ha fatto Floris a replicare punto su punto e a smascherare l'ennesima rettifica fasulla. Resta, pero' - aggiungono - il gravissimo problema di un presidente il quale ritiene che tutto gli sia concesso e che vorrebbe zittire qualsiasi voce fuori dal coro. Naturalmente ,restiamo in attesa che il diritto alla replica invocato da Berlusconi sia esteso anche agli altri cittadini, molti dei quali sono sempre in attesa della rettifica del tg1 sul processo Mills. Tutto questo cade, tra l'altro alla vigilia della presentazione del palinsesto di Rai3. Speriamo che non ci siano sgradevoli sorprese'.