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Caso Alpi, D'Amati: "Ci potrebbero essere nuovi sviluppi"
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di redazione

Caso Alpi, D'Amati: "Ci potrebbero essere nuovi sviluppi"

Un’inchiesta giudiziaria che non è mai stata chiusa quella riguardante l’inchiesta sulla morte di Ilaria alpi e Miran Hrovatin. A precisarlo è l’avvocato Domenico D’Amati, legale della famiglia Alpi, che ricorda: “…nel 2007 il gip ha respinto la richiesta di archiviazione e ha disposto ampie indagini indicando almeno 25 atti da compiere, e che sono tutt’ora in corso. Adesso si sono verificati nuovi sviluppi legati alla vicenda “Jelle”
“Jelle”, ovvero Ali Rage Hamed, testimone d’accusa chiave nei confronti di Hashi Omar Hassan (in carcere da dieci anni dopo la condanna definitiva a 26 anni) , infatti, verrà processato per calunnia. “Se verrà fuori che la calunnia sussiste- sostiene D’Amati - questo darà forza all’ipotesi che Hashi Omar Hassan sia semplicemente un capro espiatorio  e quando c’è un capro espiatorio significa che c’è un effettivo responsabile che si nasconde. Chi è l’effettivo responsabile? A questo interrogativo si potrà rispondere perseguendo il Jelle…”
Come conferma D’amati, sarebbe stato l’avvocato di Hashi Omar Hassan a rendere noto che Jelle avrebbe dichiarato di aver detto il falso perché pagato. Anche se al momento non è dato sapere da chi.
In attesa che venga definitivamente chiarita una vicenda giudiziaria complessa, rimane comunque il dato di un contesto storico-politico inquitante. “Ci sono sufficienti elementi per affermare che tra l’Italia ci siano stati affari loschi e traffici illeciti con i soldi della cooperazione, si sa anche che Ilaria stava indagando su questi traffici e, come ha detto il Gip sia stata eliminata perché aveva dato fastidio a qualche oscuro manovratore”. Conclude l’avvocato.

Ascolta l'intervista a Domenico D'amati- di Alberto Baldazzi


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