di DENTRO LE NOTIZIE
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I TITOLI DEI TG DEL 22 GIUGNO 2010 - I telegiornali di questa sera hanno proposto una titolazione piuttosto uniforme sui principali fatti della giornata. L’unica differenza sta nella loro gerarchia e su come gli stessi argomenti siano stati trattati all’interno dei servizi. Ad esempio il Tg4 decide di aprire con gli esami di maturità, secondo titolo per Studio Aperto, nessuna citazione nei titoli del Tg3. Ma, mentre quest’ultimo Tg il servizio sull’argomento lo realizza facendo parlare gli studenti de l’Aquila, Studio Aperto va invece a caccia dei vip che oggi hanno affrontato la prova d’italiano.
E ci racconta tutto su come hanno svolto il tema miss Italia Maria Perrusi ed il calciatore dell’Inter Balotelli. Gli altri due temi della giornata: il referendum allo stabilimento Fiat di Pomigliano D’Arco è in apertura per Tg2, Tg5, più in basso nei titoli per gli altri Tg, mentre le dichiarazioni del presidente del consiglio che si dice certo dell’approvazione entro l’estate della manovra economica e del decreto legge sulle intercettazioni, le troviamo, si, in tutti i telegiornali, ma è apertura solo per il Tg3 che nel testo aggiunge anche le polemiche tra Fini e la Lega. Su questo argomento nessuno sottolinea che le dichiarazioni del premier potrebbero essere una risposta alle dichiarazioni di ieri del capo dello stato, il quale chiedeva priorità, nell’agenda del parlamento, alla manovra economica. Comunque noi dell’osservatorio Tg ne continueremo a parlare nello spazio commento con il professor Alessandro Campi, direttore scientifico della fondazione Farefuturo.
Da segnalare che solo Tg3 e Tg2 hanno raccolto l’invito del sindaco dell’Aquila di recarsi sul posto per raccontare ciò che ancora resta da fare, cioè tanto, per ricostruire la città.
Altro argomento riportato nei titoli solo dal Tg5 è la notizia del drastico calo in Italia del consumo di sostanze stupefacenti. Notizia riportata con grande enfasi e con servizi all’interno anche dagli altri due telegiornali Mediaset. Ebbene questi dati sono stati contestati dagli specialisti perché giudicati inattendibili e pericolosi e dall’opposizione, che ha accusato il governo di sciacallaggio su un tema di così alta valenza sociale. Di queste opinioni nei servizi non vi è alcuna traccia.
Infine dedichiamo la chiusura al Tg4. Emilio Fede oltre a farci sapere che aumenta l’amore saffico tra le giovanissime, ripropone sul decreto intercettazioni le dichiarazioni della senatrice Diana De Feo. E’ proprio il caso di dire mogli e buoi…
Il Commento di Alessandro Campi, Direttore Scientifico Fondazione fare Futuro
(Intervista di Alberto Baldazzi)
Professor Campi, saranno pochi tra i nostri lettori e i nostri ascoltatori quelli che ricordano il fumetto “Tira e Molla”, ma cosa sta avvenendo nelle vicende legate ad intercettazioni, a manovra, in queste ultime ore? Dopo le aperture di Alfano, dopo l’attenzione prestata a ciò che proviene dal Quirinale sembra che oggi tutto sia tornato come prima, ed il Premier dice: “Le intercettazioni subito entro l’estate” Cosa pensa?
“ Guardi: le “ intercettazioni subito entro l’estate” … potrebbe anche essere possibile secondo il calendario parlamentare, però al tempo stesso Berlusconi aveva detto che il testo uscito dal Senato era da emendare, da aggiustare; io credo che le due cose si possano ancora tenere insieme, voglio sperare che le dichiarazioni di questo pomeriggio non siano un passo indietro rispetto a quello che lo stesso Berlusconi aveva sostenuto appena ieri; stiamo quindi parlando di parole, di cose che lui ha detto nemmeno 24 ore fa.”
Da qui il discorso del “ tirare e mollare…
“ Ci si era messi d’accordo su un punto: questa legge è una legge importante, forse anche necessaria perché il diritto alla privacy è qualcosa di serio e importante , e la stessa Costituzione lo definisce un diritto inviolabile. Tutti convengono che nel corso degli anni si sia a dir poco abusato delle intercettazioni a mezzo stampa; detto ciò la legge che era uscita al Senato era però considerata da molti, anche all’interno della stessa maggioranza , come un testo non completamente soddisfacente: quindi è una legge necessaria, ma da cambiare. Era così fino a 24-48 ore fa: io credo e spero che nel frattempo non siano intervenuti nuovi cambiamenti.”
Professor Campi, per concludere: non le chiedo se parteciperà in qualche maniera alla manifestazione della Federazione Nazionale della Stampa del primo di luglio ; ma si sente vicino a quelle tematiche ed anche alla protesta complessiva che viene dal mondo dell’informazione, o fa dei distinguo?
“ Io faccio dei distinguo nella misura in cui considero questa legge comunque una legge necessaria: io ritengo necessario regolamentare le intercettazioni e l’uso che in questi anni se ne è fatto sulla stampa; dopodiché la disciplina delle intercettazioni non può andare a scapito nè delle indagini, nè del lavoro della magistratura, tantomeno può intaccare il diritto dei cittadini ad essere informati. Secondo me si tratta di trovare un equilibrio che sia nell’interesse dei cittadini; probabilmente il governo ha forzato la mano in una direzione, e forse si è, - come dire - , forzata la mano anche sulla direzione opposta perché alcune proteste hanno lasciato ad intendere che la legge sulle intercettazioni sia per definizione un errore, cosa che io non penso. Vorrei una legge, che però fosse una buona legge.