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Iran: 90 giornalisti chiedono rilascio del collega
di redazione*
Novanta giornalisti iraniani hanno inviato una lettera aperta al procuratore di Teheran per chiedere 'l'immediato rilascio' di un loro collega, Abdolreza Tajik, in carcere da 50 giorni, di cui denunciano maltrattamenti e umiliazioni che avrebbe subito in detenzione. Intanto un altro giornalista, gia' editore di un quotidiano riformista messo al bando lo scorso anno, e' stato condannato a 11 mesi di reclusione.
Nella lettera aperta, pubblica oggi dal sito dell'opposizione Kaleme, i firmatari affermano che Tajik, impegnato nelle campagne in difesa dei diritti umani, e' stato sottoposto ad atti 'disonorevoli' durante un interrogatorio 'al quale era presente anche il vice procuratore' di Teheran. Ma non forniscono particolari. 'Le chiediamo di svolgere un'inchiesta e processare i responsabili', aggiungono i 90 giornalisti nella lettera al procuratore.
Tra i firmatari figurano Mashallah Shamsolvaezin, gia' direttore di diversi quotidiani riformisti che ha passato lunghi periodi in carcere, e Azam Talaghani, figlia dell'ayatollah Mahmud Talaghani, tra i leader della rivoluzione islamica nel 1979, morto in quello stesso anno.
Undici mesi di reclusione, secondo quanto scrive l'agenzia Isna, sono stati inflitti a Mostafa Kazzizi, gia' editore del quotidiano Seda-ye Edalat, riconosciuto colpevole di propaganda contro il sistema di governo islamico e incitazione alla popolazione ad agire contro la sicurezza. (fonte Ansa)
Nella lettera aperta, pubblica oggi dal sito dell'opposizione Kaleme, i firmatari affermano che Tajik, impegnato nelle campagne in difesa dei diritti umani, e' stato sottoposto ad atti 'disonorevoli' durante un interrogatorio 'al quale era presente anche il vice procuratore' di Teheran. Ma non forniscono particolari. 'Le chiediamo di svolgere un'inchiesta e processare i responsabili', aggiungono i 90 giornalisti nella lettera al procuratore.
Tra i firmatari figurano Mashallah Shamsolvaezin, gia' direttore di diversi quotidiani riformisti che ha passato lunghi periodi in carcere, e Azam Talaghani, figlia dell'ayatollah Mahmud Talaghani, tra i leader della rivoluzione islamica nel 1979, morto in quello stesso anno.
Undici mesi di reclusione, secondo quanto scrive l'agenzia Isna, sono stati inflitti a Mostafa Kazzizi, gia' editore del quotidiano Seda-ye Edalat, riconosciuto colpevole di propaganda contro il sistema di governo islamico e incitazione alla popolazione ad agire contro la sicurezza. (fonte Ansa)
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