Articolo 21 - ESTERI
Buon compleanno Dr. Zeid
di Marco Curatolo
Per il secondo anno consecutivo Ahmad Zeidabadi, giornalista iraniano e segretario generale di Advar Tahkim Vahdat (l’organizzazione degli ex-studenti universitari), trascorre il suo compleanno - il quarantacinquesimo - nelle prigioni del regime. Un anno fa si trovava in isolamento nel carcere di Evin a Tehran, chiuso in una cella larga mezzo metro e sottoposto a torture, pressioni psicologiche e interrogatori sfibranti che avevano lo scopo di portarlo a confessare il falso. Le autorità volevano che si autoaccusasse di avere tramato per rovesciare l’ordine costituito della Repubblica Islamica, in combutta con le potenze straniere nemiche del regime. Quella confessione Zeidabadi non l’ha mai resa. È stato per settimane in sciopero della fame, in protesta contro le disumane condizioni carcerarie e, a differenza di altri prigionieri politici, da quando è stato arrestato (il 13 giugno 2009, all’indomani delle contestate elezioni presidenziali) non è uscito di prigione nemmeno per poche ore. Eppure non si è fatto piegare. Nel frattempo è stato processato e condannato in via definitiva a 6 anni di prigione, a 5 di confino, alla sospensione perpetua da qualsiasi attività politica e sociale, nonché dall’attività giornalistica, e trasferito a scontare la pena nel carcere di massima di sicurezza di Rajai Shahr, a Karaj (70 chilometri da Tehran).
Nel corso dei 14 mesi seguiti alle elezioni, altri soci dell’associazione da lui presieduta sono stati bersaglio di arresti continui. Attualmente, oltre a Zeidabadi, si trovano in prigione il portavoce di Advar Tahkim Vahdat, Abdollah Momeni, e almeno altri tre importanti membri: Ali Malihi, Hassan Asadi, Ali Jamali. Altri, come Mohammad Sadeghi e Salman Sima, sono stati in carcere per mesi e sono stati costretti ad uscire dal paese, sorte questa toccata a una buona parte dei componenti il consiglio politico di Advar.
Per ricordare da lontano Ahmad Zeidabadi, come segno di affetto e di solidarietà a lui e alla sua famiglia, a Roma si svolgerà stasera una piccola festa di compleanno in suo onore. L’appuntamento è presso la sede dell’Associazione culturale Il baffo della Gioconda, in via degli Aurunci 40 (quartiere San Lorenzo) alle ore 20. Alla serata parteciperanno tra gli altri Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International sezione italiana, Marco Aureli, di Asiatica Multimediale e Mostafa Khosravi, membro del consiglio politico di Advar Tahkim Vahdat e amico personale di Ahmad Zeidabadi. Sarà anche un’occasione per ricordare tutti gli altri prigionieri politici iraniani e per chiedere alle autorità iraniane la loro liberazione immediata e incondizionata.
Stasera, alla sua cena di compleanno, Ahmad Zeidabadi sarà presente sono in fotografia. La speranza è che alla prossima possa partecipare di persona, festeggiando la sua ritrovata libertà.
Nel corso dei 14 mesi seguiti alle elezioni, altri soci dell’associazione da lui presieduta sono stati bersaglio di arresti continui. Attualmente, oltre a Zeidabadi, si trovano in prigione il portavoce di Advar Tahkim Vahdat, Abdollah Momeni, e almeno altri tre importanti membri: Ali Malihi, Hassan Asadi, Ali Jamali. Altri, come Mohammad Sadeghi e Salman Sima, sono stati in carcere per mesi e sono stati costretti ad uscire dal paese, sorte questa toccata a una buona parte dei componenti il consiglio politico di Advar.
Per ricordare da lontano Ahmad Zeidabadi, come segno di affetto e di solidarietà a lui e alla sua famiglia, a Roma si svolgerà stasera una piccola festa di compleanno in suo onore. L’appuntamento è presso la sede dell’Associazione culturale Il baffo della Gioconda, in via degli Aurunci 40 (quartiere San Lorenzo) alle ore 20. Alla serata parteciperanno tra gli altri Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International sezione italiana, Marco Aureli, di Asiatica Multimediale e Mostafa Khosravi, membro del consiglio politico di Advar Tahkim Vahdat e amico personale di Ahmad Zeidabadi. Sarà anche un’occasione per ricordare tutti gli altri prigionieri politici iraniani e per chiedere alle autorità iraniane la loro liberazione immediata e incondizionata.
Stasera, alla sua cena di compleanno, Ahmad Zeidabadi sarà presente sono in fotografia. La speranza è che alla prossima possa partecipare di persona, festeggiando la sua ritrovata libertà.
Letto 4477 volte
Notizie Correlate
Iran, la proposta: " Fornire copertura totale satellitare della rete"
Il regime di Assad in Siria arresta la giornalista Dorothy Parvaz
Iran, se anche Goldberg ha dei dubbi...
Iran: il caso di Sakineh condannata e poi graziata
Piazza Farnese diventa per un giorno "piazza verde"
Nasce Iran Human Rights Italia: il 20 giugno iniziativa a Roma nel ricordo di Neda
Audio/Video Correlati
Dalla rete di Articolo 21