di Reporter senza rete
L’invito a comparire per Silvio Berlusconi ed il figlio Pier Silvio inviato dalla magistratura romana in merito ad un filone dell’inchiesta sui diritti televisivi, “scompare” dai titoli dei Tg Mediaset; Il Tg 5, all’interno, riporta solo le reazioni di Mediaset, degli avvocati di Berlusconi, e di Bonaiuti. Eravamo curiosi di vedere come se la sarebbe cavata Minzolini: una volta tanto, l’argomento è secondo titolo e secondo servizio, dopo gli sviluppi del caso Sarah Scazzi. Il direttore del TG 1 sa di aver meritato il ruolo di osservato speciale, soprattutto sui temi della giustizia quando questi si incontrano o sfiorano la figura di Berlusconi, e stasera si è comportato di conseguenza. Logica e scontata l’apertura sull’invito a comparire per TG 3 e Tg la 7, che dedica tutta la prima parte dell’edizione a questo nuovo braccio di ferro tra il Premier e la magistratura. Secondo titolo e secondo servizio per il Tg2,
La manifestazioni di domani della Fiom a Roma, è ripresa dal Tg 5 nei titoli solo in relazione ai rischi per l’ordine pubblico, così come,all’interno, avviene per il Tg 1; Per il TG 3 e Tg la 7 l’iniziativa nazionale dei metalmeccanici della CGIL, merita attenzione adeguata in quanto tale. Ovviamente la Fiom non esiste per Emilio Fede e Studio Aperto.
Nel commento di questa sera, abbiamo chiesto a Giuseppe Giulietti, Portavoce di Articolo 21, di segnalarci quale, tra i tanti, a suo giudizio risulta essere il tema più maltrattato ed oscurato dai TG dei questi ultime settimane.
Per tutti grandi attenzioni agli sviluppi del caso Sarah Scazzi; servizi fotocopia per TG 5 e TG 1 sull’abuso del ricorso a facebook durante l’orario di lavoro; E’ una “esclusiva”, invece per il TG 1 la dotta riflessione sul perché tante star internazionali scelgono l’Italia per sposarsi. Studio Aperto ci ricorda di scaldare i motori: lunedì riparte il Grande Fratello.
Il commento di Giuseppe Giulietti, Portavoce di Articolo 21
(intervista di Alberto Baldazzi)
Beppe Giulietti, questa sera invertiamo un po’ i termini: invece di esser noi a segnalare l’elemento più paradossale, la carenza più evidente, meno qualificante, dei nostri Tg, chiediamo a lei, che è il portavoce di Articolo 21 di segnalare … una cosa - ce ne sarebbero tante, ma vogliamo una cosa – una cosa che, in questi giorni sui nostri Tg è andata particolarmente sotto tono, è stata molto occultata. Che ci dice?
“Sicuramente la grande manifestazione dei meccanici di domani a Roma, una grande manifestazione per i diritti e la costituzione. Alcuni Tg, non tutti a dire la verità, ma in particolare il Tg 1, hanno esaltato i rischi per l’ordine pubblico. Hanno trasformato la questione sociale in una questione di ordine pubblico: stanno creando paura e tensione. Stanno cercando di trasformare una grande giornata della democrazia in una grande giornata della paura. Sperano che ci siano incidenti per trarne vantaggio elettorale. È grave che alcuni media svolgano il ruolo di servizio d’ordine del Presidente del Consiglio e della peggiore destra italiana”.
Giulietti, facendo un passo indietro come i gamberi, uno sport che è abbastanza utile in questo paese, ieri Mediaset non ha parlato della ricerca della conoscenza e non ha parlato della manifestazione in una giornata così forte e densa di contenuti per quello che riguardano le notizie sulla riforma Gelmini.
“La migliore conferma del lavoro che state svolgendo e che svolge Articolo 21, perché il conflitto di interessi è la metastasi della democrazia, perché porta ad oscurar quello che non piace, perché la Gelmini ha promesso una riforma, ha detto che i soldi c’erano e ha detto che i ritardi erano per colpa degli studenti, dei professori e delle opposizioni. S’è svelato che era una bugia, mancavano i soldi, Tremonti non glieli ha mai dati. In un paese civile un Ministro si sarebbe già dimesso, in Italia si tentano di cancellare le ragioni della vergogna. Questo è il conflitto di interessi”.
Per concludere, Giulietti: noi che spesso affrontiamo il problema Raiset, che si evidenzia in maniera palmare nel confronto dei titoli del Tg5 e Tg1 e nelle stesse intuizioni editoriali che essi contengono, abbiamo però notato positivamente che il Tg2 fa valere un’impronta professionale, che sicuramente c’è in tantissimi colleghi e professionisti della Rai, e quindi fa un Tg più che decente. Lei è di questa opinione?
“L’opinione mia è che l’osservatorio serva proprio a rivelare che non tutto – per fortuna – è oscurità e censura. Non solo il Tg2, ma anche La7, il Tg3, ma RaiNews, ma Sky, ma altre emittenti di cui voi giustamente parlate tentano di fare il loro mestiere. Per questo bisogna liberarsi del conflitto d’interesse: perché rischia di disonorare, di oscurare, il lavoro di tanti professionisti per bene”.