di Ylenia Di Matteo
Incontri, dibattiti, presentazione di libri e proiezioni di film. Filo conduttore la legalità. Nel teramano, tra i comuni di Giulianova, Roseto e Pineto, l’associazione “Società civile” organizza la XV Edizione del Premio nazionale Paolo Borsellino. “Troppa la disperazione attuale” afferma Leo Nodari, organizzatore della manifestazione. “Abbiamo la necessità di far passare il concetto della cultura della legalità come senso dello Stato e della speranza di un’Italia diversa, possibile con il contributo di tutti”.
Appuntamenti e dibattiti con nomi di primo piano. Tra gli ospiti Piero Grasso, Procuratore Nazionale Antimafia, Nicola Gratteri, Procuratore aggiunto DDA di Reggio Calabria, Giuseppe Pisanu, Presidente Commissione Antimafia, Salvatore Di Landro, Procuratore Generale di Reggio Calabria, Antonio Ingroia, Procuratore di Palermo. Tanti i giornalisti, tra cui Rosaria Capacchione, Sandro Ruotolo, Lirio Abbate, Marco Lillo.
Alla cerimonia di presentazione del Premio è intervenuto il senatore Lorenzo Diana: ''Questa manifestazione è importantissima sul piano culturale perché veicola il valore della legalità ma anche perché da visibilità e quindi accompagna le persone che quotidianamente lottano contro mafia, camorra e ndrangheta. Una scorta civile insomma, per non lasciarli mai soli''.
“Una criminalità che bisogna sconfiggere” - prosegue Diana - non contenere, perché non è più il retaggio di un sottosviluppo culturale ma il più importante competitore della migliore imprenditoria”.
Alla cerimonia di premiazione, sabato 30 ottobre, ci sarà anche Manfredi Borsellino il figlio del giudice ucciso dalla mafia nell'attentato del 19 luglio 1992. Quel Paolo Borsellino che diceva “Parlate della mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene.”
Per informazioni e consultare il programma www.premiopaoloborsellino.it