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Premio Borsellino, anche dallo sport uno stimolo per migliorare la società
di Eliana Biancucci
Nell'ambito della XVI edizione del Premio Borsellino, è stato presentato ieri pomeriggio presso la Villa Comunale di Roseto, in anteprima nazionale, il libro "Decidere" dell'arbitro internazionale di basket Luigi Lamonica. Quattro diari di altrettanti impegni internazionali diretti dall'arbitro di origine pescarese, il più titolato in Italia e uno fra i più titolati al Mondo.
La Presentazione è avvenuta alla presenza di Enio Pavone, Sindaco di Roseto degli Abruzzi, Leo Nodari, organizzatore della manifestazione, Flavio Tranquillo, giornalista e scrittore, Luca Maggitti, giornalista e curatore del libro, e naturalmente l'autore Luigi Lamonica.
La serata è stata aperta dall'intervento di Leo Nodari, che ha ricordato l'impegno profuso nella manifestazione per continuare a tenere vivo il ricordo di Paolo Borsellino. "Lotta alla mafia non solo come repressione ma come movimento culturale che permette di sentire profumo di libertà" - questo il messaggio principale lasciatoci da Borsellino sul quale bisogna secondo Nodari continuare a riflettere. Sul libro e sul suo autore ha aggiunto: "Lamonica è un uomo che ha deciso di dire cosa è vero e cosa no, cosa è giusto e cosa è sbagliato. Un uomo che ha deciso di decidere".
Più nello specifico dei temi trattati in "Decidere" è sceso Flavio Tranquillo, parlando dell'importanza dello sport come il mezzo più divertente tramite il quale imparare il rispetto delle regole, nel basket come nella vita. "Nella società civile di oggi quello che manca tanto è qualcuno che decida di decidere, ed è colpa nostra. Prendendo ad esempio gli arbitri di basket - ha continuato Tranquillo - la parola centrale nel loro lavoro è potere. L'errore può stare nel pensare al potere come concetto in sè, e non come ciò che ci permette di migliorare il basket, così come ci permetterebbe di migliorare la società civile in base alle nostre scelte".
Luca Maggitti, giornalista e curatore del libro di Luigi Lamonica, prima di lasciargli la parola, ne ha descritto la struttura e i contenuti. Un libro in cui i diari sono accompagnati da un'ampia prospettiva fotografica. Non solo le tante immagini di basket ma anche una lunga carrellata di immagini di viaggio, dei più disparati luoghi che il lavoro di arbitro ha permesso a Lamonica di visitare.
"Fischi e Fiaschi" è il sottotitolo di "Decidere". "Sta a sottolineare la voglia di non prendersi troppo sul serio" ha commentato Luigi Lamonica. Nei diari dei quattro impegni internazionali dell'arbitro (semifinali delle Olimpiadi di Pechino e tre finali, dei Mondiali, di Eurolega e degli Europei), l'autore ha deciso infatti di condividere con i lettori non solo i suoi successi ma anche i suoi errori. "E' proprio tramite gli errori - ha affermato Lamonica - che formiamo e costruiamo la nostra
esperienza".
L'autore si è impegnato a devolvere parte dei ricavi derivati dalla vendita del suo libro alla Onlus L'Aquila per la Vita, che svolge attività di oncologia domiciliare, e in rappresentanza della quale è intervenuto a ringraziare per il sostegno Giampiero Porzio.
La Presentazione è avvenuta alla presenza di Enio Pavone, Sindaco di Roseto degli Abruzzi, Leo Nodari, organizzatore della manifestazione, Flavio Tranquillo, giornalista e scrittore, Luca Maggitti, giornalista e curatore del libro, e naturalmente l'autore Luigi Lamonica.
La serata è stata aperta dall'intervento di Leo Nodari, che ha ricordato l'impegno profuso nella manifestazione per continuare a tenere vivo il ricordo di Paolo Borsellino. "Lotta alla mafia non solo come repressione ma come movimento culturale che permette di sentire profumo di libertà" - questo il messaggio principale lasciatoci da Borsellino sul quale bisogna secondo Nodari continuare a riflettere. Sul libro e sul suo autore ha aggiunto: "Lamonica è un uomo che ha deciso di dire cosa è vero e cosa no, cosa è giusto e cosa è sbagliato. Un uomo che ha deciso di decidere".
Più nello specifico dei temi trattati in "Decidere" è sceso Flavio Tranquillo, parlando dell'importanza dello sport come il mezzo più divertente tramite il quale imparare il rispetto delle regole, nel basket come nella vita. "Nella società civile di oggi quello che manca tanto è qualcuno che decida di decidere, ed è colpa nostra. Prendendo ad esempio gli arbitri di basket - ha continuato Tranquillo - la parola centrale nel loro lavoro è potere. L'errore può stare nel pensare al potere come concetto in sè, e non come ciò che ci permette di migliorare il basket, così come ci permetterebbe di migliorare la società civile in base alle nostre scelte".
Luca Maggitti, giornalista e curatore del libro di Luigi Lamonica, prima di lasciargli la parola, ne ha descritto la struttura e i contenuti. Un libro in cui i diari sono accompagnati da un'ampia prospettiva fotografica. Non solo le tante immagini di basket ma anche una lunga carrellata di immagini di viaggio, dei più disparati luoghi che il lavoro di arbitro ha permesso a Lamonica di visitare.
"Fischi e Fiaschi" è il sottotitolo di "Decidere". "Sta a sottolineare la voglia di non prendersi troppo sul serio" ha commentato Luigi Lamonica. Nei diari dei quattro impegni internazionali dell'arbitro (semifinali delle Olimpiadi di Pechino e tre finali, dei Mondiali, di Eurolega e degli Europei), l'autore ha deciso infatti di condividere con i lettori non solo i suoi successi ma anche i suoi errori. "E' proprio tramite gli errori - ha affermato Lamonica - che formiamo e costruiamo la nostra
esperienza".
L'autore si è impegnato a devolvere parte dei ricavi derivati dalla vendita del suo libro alla Onlus L'Aquila per la Vita, che svolge attività di oncologia domiciliare, e in rappresentanza della quale è intervenuto a ringraziare per il sostegno Giampiero Porzio.
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