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Sahara Occidentale occupato. Fermare la repressione, riaprire le piste delle libertà
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di redazione

Sahara Occidentale occupato. Fermare la repressione, riaprire le piste delle libertà

La Tavola della pace aderisce e invita tutti a partecipare al sit-in promosso dall’Associazione nazionale di solidarietà con il popolo saharawi, venerdì 12 novembre 2010 alle ore 15.30 davanti all’Ambasciata del Marocco a Roma in via Lazzaro Spallanzani, 8.
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Sahara Occidentale occupato. Fermare la repressione, riaprire le piste delle libertà

Una violenza inaudita si è abbattuta sul Sahara Occidentale occupato, e ha investito il campo di Gdeim Izik, a una decina di km dalla capitale El Aiun, dove 20.000 sahrawi si sono riuniti spontaneamente per rivendicare i propri diritti e contro le discriminazioni di cui sono oggetto sotto l’occupazione marocchina. All’alba del lunedì 8 novembre, dopo un mese di resistenza, il campo è stato investito militarmente e completamente distrutto.
Contemporaneamente i quartieri sahrawi di El Aiun sono stati assaltati dall’esercito con violenze, arresti; un giovane sahrawi è stato ucciso. La repressione ha colpito anche tutti gli altri centri abitati.
Il bilancio provvisorio presenta una ventina di vittime, oltre 700 feriti e 150 scomparsi. Decine di sahrawi sono stati arrestati. Il territorio è stato chiuso ai giornalisti,agli osservatori internazionali, a parlamentari di diversi paesi.

Per fermare la repressione il movimento di solidarietà nazionale indice un sit-in di protesta venerdì 12 novembre 2010 alle ore 15.30 davanti all’Ambasciata del Marocco a Roma via Lazzaro Spallanzani 8.

Chiediamo l’immediata fine della repressione e delle violenze nei confronti dei sahrawi, il rilascio degli arrestati, luce sulle persone scomparse, l’accesso al territorio da parte dei giornalisti, degli osservatori internazionali e dei rappresentanti delle organizzazione di difesa dei diritti umani, lo svolgimento di una missione internazionale di inchiesta.
Con l’occasione il movimento indirizza al governo italiano, all’Unione Europea e alle Nazioni Unite la richiesta di prendere tutte le iniziative per costringere il Marocco a cessare le violenze e a ridare la libertà al popolo sahrawi.
Invitiamo a partecipare al sit-in con bandiere della Rasd e della pace, con striscioni, cartelloni e fotografie delle violenze. Ai delegati dei sindaci e degli enti locali solidali con la fascia tricolore.

ANSPS
Associazione nazionale di solidarietà con il popolo saharawi Via Ostiense 152 b – 00154 Roma t/f 06.57 80 639.


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