di redazione
Gemellaggio a distanza tra Bari, Puglia e Salt Lake City, Utah. Il BiFest sulla scia del Sundance Film americano, che da decenni è il principale appuntamento del cinema indipendente statunitense e internazionale e che si svolge proprio nello stesso periodo della rassegna pugliese. Dal 22 al 29 gennaio in programma a Bari 307 appuntamenti. Serata d’apertura al teatro Petruzzelli con Il discorso del Re di Tom Hooper, con Colin Firth, dato come forte candidato agli Oscar. Fra le altre anteprime: Senna, il documentario di Asif Kapadia sul grande pilota brasiliano di Formula Uno, Morning Glory, caustica commedia con Harrison Ford e Diane Keaton, London Boulevard con Keira Knightley e Vento di primavera, storia vera con Jean Reno dei 13mila ebrei arrestati a Parigi fra il 15 e il 16 luglio 1942. Nel ricco programma la piu' grande retrospettiva mai dedicata a Giuseppe Tornatore.
Alla casa del cinema di Roma è stata presentata questa seconda edizione (la terza contando la numero zero) del Bifest-Bari international Film & Tv Festival. Il presidente è Ettore Scola, il direttore artistico Felice Laudadio, organizzazione Apulia Film Commission, regia politica e culturale del governatore della Regione Puglia Nichi Vendola.
“In Italia sono tempi difficili anche per il cinema, ha detto Ettore Scola, e ci appare quasi come un miraggio questa Puglia che anche con questo festival produce e fa cultura. La cultura oggi è orfana della politica, ma soprattutto la politica è orfana della cultura”.
Per Nichi Vendola oggi dal mondo del cinema italiano viene un segnale di speranza, un argine all’impoverimento culturale del paese. “Il Bifest è un festival poco mondano e molto formativo, ha precisato il presidente della regione Puglia. Le sue vocazioni sono la scoperta e la valorizzazione dei giovani talenti e spesso questi autori e le loro opere ci raccontano un’Italia migliore. A Bari vogliamo parlare anche delle arti e dei mestieri, che ruotano attorno al cinema e dare un senso e un legame alle storie locali e ai grandi temi internazionali contro il trionfo delle piccole patrie, malattia di un paese ignorante. Titolerei il Bifest 'la cultura si mangia”.
Il Bifest di Bari presentera' 150 lungometraggi e 158 fra documentari e corti per un totale di 308 titoli. Le quattro sezioni competitive sono riservate al cinema italiano. Tra i lungometraggi, sono in gara 16 film scelti tra 112 del 2010, con titoli come Sorelle mai di Bellocchio, La nostra vita di Luchetti e Noi credevamo di Mario Martone. In concorso nelle altre sezioni, 16 documentari, da E' stato morto un ragazzo di Filippo Vendemmiati a 1960 di Gabriele Salvatores;
11 opere prime da La pecora nera di Ascanio Celestini a Into Paradiso di Paola Randi e 22 cortometraggi.
Le due principali retrospettive sono 'La Fandango per il cinema italiano - Tributo a Domenico Procacci', e la personale piu' ampia mai dedicata a Giuseppe Tornatore, che presentera', fra gli altri, i suoi dieci lungometraggi, con alcuni backstage, e i documentari da lui realizzati negli anni '80 per la Rai di Palermo.
Per maggiori info e programma http://www.bifest.it/