di Domenico Gallo
Una minaccia grava sulle sorti della democrazia nel nostro paese. Oggi l'ordinamento democratico vive una patologia che rischia di soffocare la democrazia come sarebbe accaduto se fosse stato approvata quella controriforma della Costituzione che il referendum del 2006 ha bocciato.
Le ultime vicende confermano la degenerazione del ruolo del Presidente del Consiglio che, tradendo l'obbligo costituzionale di esercitare le sue funzioni con disciplina ed onore, si è trasformato in un satrapo, che si pone al di sopra delle leggi, respinge ogni controllo di legalità, insulta la giustizia, fa un uso privato delle istituzioni e corrompe le funzioni pubbliche, trasformando ministri e parlamentari in soggetti asserviti ai suoi interessi personali.
Questa situazione è insostenibile. Oltre ad esporre il nostro paese al discredito internazionale, incide sulle istituzioni repubblicane svuotandole dal di dentro ed innescando una deriva verso la costruzione di una satrapia personale.
A fronte di questa situazione di emergenza democratica c'è bisogno di realizzare una grande mobilitazione popolare per ristabilire le condizioni di dignità, onore, cultura e libertà nel nostro Paese.
E’ necessario che in tutte le città, in tutti i quartieri, in tutti i luoghi di aggregazione si costruiscano forme di mobilitazione dal basso con l'obiettivo di esigere – per l' immediato - le dimissioni dell'on. Silvio Berlusconi e di rovesciare la menzogna di una investitura popolare a governare, incompatibile con la democrazia parlamentare.
Queste forme di mobilitazione potrebbero confluire in un presidio dinanzi a tutte le Prefettura d'Italia e dinanzi a tutte le ambasciate ed i Consolati italiani all'estero da tenersi in un giorno prestabilito.
Tutti insieme per una grande manifestazione nazionale unitaria- di Giuseppe Giulietti / Superate le 80.000 firme all'appello di Libertà e giustizia per chiedere le dimissioni di Berlusconi