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Milleprroghe, l'ultimo affondo leghista: chiudiamo l'UNAR
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di Bruna Iacopino

Milleprroghe, l'ultimo affondo leghista: chiudiamo l'UNAR

Non c’è che dire, la coerenza è coerenza,soprattutto quando si parla di immigrazione e soprattutto se a parlarne è la Lega. Accade così che all’interno del decreto cosiddetto milleproroghe, su cui il Senato oggi ha deciso di porre la fiducia, proprio la Lega intenda sferrare gli ultimi colpi disponibili introducendo ( secondo quanto riporta il sito immigrazioneoggi.it) un doppio emendamento... “anti-immigrato”. Attraverso il primo, i senatori leghisti Mazzatorta, Garavaglia, Bodega, Vaccari e Valli chiedono la soppressione dell’UNAR l’Ufficio nazionale antidiscriminazione razziale, troppo dispendioso, a detta dei parlamentari. Soppressione che comporterebbe un risparmio di circa due milioni di euro l’anno, mentre l’altro piccolo emendamento andrebbe a colpire gli aspiranti imprenditori stranieri, che per aprire una partita Iva dovrebbero depositare una garanzia fidejussoria bancaria o assicurativa a favore dell’Agenzia delle entrate non inferiore a 20.000 euro. Come dire un piccolo disincentivo, ma anche una pratica discriminatoria, rispetto alla quale la soppressione di un soggetto come l’Unar farebbe buon gioco.
“L’ASGI – si legge in un comunicato diramato oggi dall’associazione- ricorda che l’UNAR è l’agenzia contro le discriminazioni razziali prevista dalla normativa di attuazione della direttiva europea contro le discriminazioni etniche e razziali (n. 2000/43/CE). Tale direttiva prevede infatti, l’obbligo per ciascuno Stato membro di dotarsi di un organismo per la promozione della parità di trattamento delle persone senza discriminazioni fondate sulla razza o l’origine etnica, al fine di garantire assistenza indipendente alle vittime di discriminazione, lo svolgimento di inchieste indipendenti in materia e la pubblicazione di relazioni indipendenti e raccomandazione sul fenomeno della discriminazione razziale (art. 13).”
E, stando ai dati relativi all’attività svolta dall’Agenzia lo scorso anno (come anticipa il Redattore sociale) sembra che questo compito sia stato effettivamente svolto, se si tiene conto che le istruttorie nel 2010 sono raddoppiate rispetto all’anno precedente: 770, di cui 548 ritenute pertinenti, contro le 380 del 2009. Molte delle quali, ipotizza per esempio il sito immigrazioneoggi.it, sono andate a scomodare proprio quelle ordinanze proposte nei vari comuni padani dai cosiddetti “sindaci sceriffi”.
Secondo il senatore Mazzatorta, intervistato da Repubblica, e primo firmatario dell’emendamento in questione: “"Questi oscuri burocrati abusano del concetto di discriminazione indiretta e pretendono una parificazione totale tra il cittadino autoctono e l'extracomunitario ospite temporaneo". Mentre quei soldi potrebbero essere impiegati per cose più utili al cittadino, appunto autoctono, come per esempio alla Fondazione Teatro Regio di Parma per "la realizzazione del Festival Verdi"….

"Nel manifestare netta contrarietà alla richiesta di soppressione dell’agenzia anti-discriminazioni, l’ASGI - si legge infine nel comunicato- coglie l’occasione per evidenziare invece la necessità di trasformare l’UNAR in un Organismo totalmente indipendente dal potere esecutivo ( ndr. cosa che allo stato attuale non è), sul modello delle istituzioni indipendenti di garanzia ovvero degli istituti di Ombudsman nord-europei. Nel contempo, andrebbero ulteriormente rafforzate le prerogative e le funzioni dell’UNAR, estendendo l’ambito del suo intervento anche alle altre cause di discriminazione considerate dal diritto anti-discriminatorio europeo (quelle fondate sulla disabilità, sull’orientamento sessuale, sull’età, sul credo religioso e le convinzioni personali, così come del resto già avviene in 21 dei 27 Stati membri dell’UE), assegnandogli, come già avviene in altri Paesi europei, una capacità di legittimazione attiva  nelle azioni giudiziarie anti-discriminazioni, così come una capacità di imporre sanzioni amministrative o pecuniarie a seguito dell’accertamento  del comportamento discriminatorio e non solo - come avviene ora - una mera funzione consultiva o di moral suasion nell’assistenza alle vittime di discriminazione."

Citti (ASGI): " L'agenzia andrebbe potenziata e non soppressa" (Ascolta l'intervista in audio)

 


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