di Paola Venanzi
I dati parlano chiaro. Le aziende italiane - rileva l'Inps - hanno chiesto all'Istituto di previdenza l'autorizzazione per 70,6 milioni di ore di cassa integrazione con un aumento del 17,2% rispetto a gennaio. Lo staff di economisti della Banca centrale europea, inoltre, ha riveduto le stime dell'inflazione dell'Eurozona per il 2011 a una media del 2,3%, alzandole nettamente dall'1,8% indicato in dicembre. A trainare l'inflazione sono in prima fila i carburanti. Dopo l'aumento da parte di Eni ed Esso, ora è la volta di Ip, Q8, Tamoil, Totalerg e ancora Esso con punte che arrivano, a livello nazionale, a 1,55 euro al litro per la benzina. E non si ferma neanche la corsa dei prezzi alimentari mondiali. L'allarme arriva dalla Fao che sottolinea come anche a febbraio, per l'ottavo mese consecutivo, sia cresciuto il costo di tutte le derrate monitorate - tranne lo zucchero.
Insomma una crisi che è sicuramente mondiale ma dalla quale il nostro Paese non solo non riesce a smarcarsi ma neppure a vedere una seppur flebile ripresa.
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