di Giuseppe Giulietti
"La Piazza o le istituzioni?", per carità di Dio non cadiamo in questa trappola, non facciamoci del male, ancora una volta, per l'ennesima volta, da soli. Le vicende di questi giorni confermano che si tratta di una contrapposizione falsa e soprattutto rischiosa. Guai a scavare un ulteriore distanza tra chi sta nelle istituzioni e chi rivendica il proprio diritto a battersi per la tutela dei valori costituzionali. La destra berlusconiana, in queste ultime ore, è stata battuta per la pressione congiunta di tutte le forze politiche di opposizione, nessuna esclusa, e per la passione civile di migliaia e migliaia di donne e di uomini che, in tutta Italia, sulle piazze reali o su quelle virtuali , hanno animato una grande campagna democratica che non ha conosciuto e non conoscerà soste.
Martedì prossimo a Roma ci sarà un nuovo sit in davanti alla camera dei deputati, e poi dalle 20 alle 24 , in piazza Santi Apostoli, si svolgerà la notte bianca della legalità repubblicana, una sorta di maratona civile promossa dai tanti che hanno voluto la recente manifestazione del 12 marzo, quella che ci ha visti insieme con le bandiere tricolori e la Costituzione tra le mani, senza distinzione di parte o di partito
Chiunque condivida questi valori e vorrà venire, sarà il benvenuto.
"Bisogna interrompere il cortocircuito politico e mediatico che lega il parlamento alle piazze.." ha tuonato in aula il capogruppo berlusconiano Cicchitto, anche per questo a noi spetta il compito di alimentarlo, di impedire che riescano ad oscurare sia il parlamento, sia le piazze.
Non si tratta di abbandonare le aule e di ritirarsi sull'Aventino, anzi sarebbe proprio il caso di non usare più questa infelice citazione, al contrario bisogna fare un passo in più per difendere le istituzioni oltraggiate, umiliate ed offese.
Perchè non pensare alla possibilità che i parlamentari delle opposizioni restino dentro il palazzo anche nei giorni di chiusura, quando l'aula non è convocata, utilizzando così ogni spazio per aprirsi al confronto con la i cittadini e le loro associazioni, per segnalare che le istituzioni repubblicane sono e saranno sempre aperte a chi crede nel bene pubblico.
Oppure perchè non convocarsi fuori dall'aula al momento della votazioni delle leggi porcata,lasciandoli simbolicamente soli nel momento più scellerato?
Ancora perchè non riunire tutti i gruppi delle opposizioni parlamentari per concordare una rigida applicazione dei regolamenti tale da sfiancarli, da costringerli ad abbandonare la strada del fatto compiuto e della arroganza esibita e rivendicata?
Naturalmente occorre un consenso largo e condiviso, e per questo non ci servono posizioni estreme e solitarie, ma posizioni condivise e condivisibili, un minimo denominatore comune che riunisca quanti vogliono allontanare questo incubo dai cieli italiani.
Ci sarà tempo poi per dividersi, per litigare, per dar vita a nuovi soggetti politici, per esaltare le rispettive identità e le belle bandiere, come avrebbe detto Pasolini, ma adesso no, adesso non è possibile, adesso ogni divisione artificiosa può risultare rovinosa, anzi tragica.
Non interrompiamo per nessuna ragione il circuito virtuoso tra politica, piazza, movimenti vecchi e nuovi, partecipiamo ciascuno alle iniziative degli altri.
Per questo siamo stati a Roma per la grande iniziativa per la pace in piazza Navona, non mancheremo alla maratona di martedì 5 aprile a Piazza Santi Apostoli, e daremo tutto il nostro sostegno alle donne e agli uomini che hanno promosso per sabato 9 aprile, una grande e civile iniziativa per il futuro contro la vita precaria.
Dal momento che questa associazione si chiama articolo 21, non possiamo che rispondere sì alla lettera che il segretario del pd Bersani ha rivolto a tutte le opposizioni per una azione coordinata e congiunta contro lo strapotere mediatico di Berlusconi.
Siamo in presenza di una e vera e propria emergenza democratica, di una grande questione nazionale perchè un solo uomo dell'interruttore e del telecomando, e non solo illumina sè stesso, ma decide anche come e quando cancellare qualcuno o qualcosa..
Ci auguriamo che quella riunione possa svolgere subito e possa decidere un piano d'azione comune.
Per quanto ci riguarda chiederemo che sia chiesta la immediata convocazione in Italia degli ispettori dell'Ocse per chiedere loro di procedere al monitoraggio degli effetti del conflitto di interesse sulla rappresentazione mediati e ai sui effetti sul libero esercizio del voto.
Raccogliamo l'invito del presidente Napolitano alla sobrietà e alla pacatezza dei toni, e proprio per questo chiederemo a tutte e a tutti di difendere con intransigente sobrietà l'articolo 21 della carta costituzionale e i principi essenziali sui quali si fonda il nostro ordinamento democratico.
Per queste ragioni vi chiediamo, per l'ennesima volta, di ritrovarci prima davanti alla camera dei deputati e poi, sempre a Roma, in piazza Santi Apostoli per trasformarla, almeno in quella notte, in una grande e solenne piazza della Costituzione.
Licio Berlusconi e l'attacco finale alla giustizia. Martedì 5 aprile tutti a Roma- di Stefano Corradino / Illegalità: avanti tutta - di Domenico Gallo / Perchè siamo ancora in piazza - di Redazione /
L'8 APRILE ANCHE LA NOTTE BIANCA DELLA SCUOLA
PRESIDIO PERMANENTE CONTRO IL PROCESSO BREVE
Articolo 21 aderisce al presidio permanente in corso da oggi davanti a Montecitorio dopo il blitz di ieri della maggioranza sul processo breve. La mobilitazione andrà avanti fino a quando vi sarà la discussione alla Camera dell'indegno decreto legge. Tutti gli associati di Articolo 21 sono invitati a partecipare.