di Andrea Riscassi
Venerdì sera (20 maggio) l'associazione Annaviva organizza una serata in in ricordo di Natalija Estemirova. Ci troveremo dalle 20.45 alla Libreria Popolare di Via Tadino 18 a Milano. Come i lettori di Articolo 21 ricorderanno la scorsa estate il presidente Medvedev annunciò che erano stati individuati i killer della giornalista russa uccisa tra la Cecenia e l'Inguscezia nel luglio 2009. La stampa di tutto il mondo (e anche la distratta politica internazionale) si accontentò di quella dichiarazione propagandistica.
Sono passati dieci mesi e i killer , sempre che fossero stati veramente individuati, se ne vanno a spasso per la Federazione Russa o magari per l'Europa. Assassinata a colpi di makarov 9 mm, la stessa arma che usarono per uccidere Anna Politkovskaja. Una pistola un tempo in dotazione alle forze armate sovietiche. Per Natalija come Anna, stranamente, non sono mai stati trovati gli esecutori materiali. Le due giornaliste erano d'altronde attive sul fronte dei diritti umani ed erano invise a quel presidente ceceno (l'impresentabile Ramzan Kadyrov) grazie ai cui petrorubli si è assistita qualche giorno fa alla patetica partita di calcio che ha visto protagonista anche Maradona.
Triste esempio di un o spettacolo globale del quale lo sport è uno dei principali motori. Di questo e di altro parleremo venerdì sera a Milano. Ascoltando Fabrizio Ossino, che si è da poco laureato alla Sapienza di Roma con una tesi su come i media europei hanno coperto l'omicidio Estemirova. Con imbarazzanti risvolti anche per il giornalismo nostrano. Vi aspettiamo.