Continuano ad arrivare confuse e contrastanti le notizie dalla manifestazione in Val Susa. Da una parte le notizie divulgate a mezzo stampa, dall'altra quelle che viaggiano veloci attraverso i social network, twitter in particolare. Che ci sia una guerriglia in atto è il dato di fatto. Gli scontri stanno andando avanti ormai da qualche ora. Fitto il lancio di lacrimogeni, sparati, dicono gli attivisti “ad altezza d'uomo” tanto che due ragazzi sarebbero stati colpiti: uno al  volto e l'altro alla mano.
Sparate, si legge su altri twit, anche pallottole di gomma, per arrivare infine allo spray urticante. I feriti, scrivono continuano ad arrivare numerosi per i candelotti sparati altezza uomo, compreso addosso a manifestanti pacifici. A intervalli viene ribadita la posizione del presidio medico e ci si scaglia contro i media che tacciono su quanto sta avvenendo o mistificano volutamente la realtà.
Dall'altra parte le forze dell'ordine denunciano il lancio di pietre, bombe carta e ammoniaca.
In tempo reale e a tamburo battente, la denuncia continua a rimbalzare: caricato anche il corteo pacifico, lancio di lacrimogeni dagli elicotteri, uso di idranti, troppo fumo, principio di incendio nel bosco....
Oltre alla cronaca degli scontri c'è anchge chi cerca di riportare l'attenzione su un altro versante: oggi una folla massiccia di persone ( 70.000 secondo i promotori) è scesa nuovamente in piazza per dire no ad un'opera inutile e dannosa.

E' stata una notte tranquilla, quella di ieri, animata dalle fiaccole di migliaia e migliaia di persone scese nuovamente in strada, in cammino per portare avanti le loro ragioni No Tav. In 20.000 circa, secondo gli organizzatori, hanno sfilato nella notte valsusina accanto a  sindaci e amministratori con tanto di fascia tricolore. Un corteo tanto imponente da far si che il percorso sia stato allungato per permettere a tutti di defluire. Nonostante i grossi numeri nessun tg ha ritenuto di dover dare la notizia, lamenta sulla pagina Fb No Tav qualche iscritto. Nessuno tranne il Tg3 che nell'edizione delle 19 annuncia invece imminenti manifestazioni in Val di Susa,come quella già prevista per domenica 3 luglio e che vede in prima linea il tam tam della rete per una mobilitazione che sia di carattere nazionale, chiamando a raccolta tutti coloro che in occasione delle passate mobilitazioni non hanno mancato di far sentire la propria solidarietà agli abitanti della “valle che resiste”. Intanto c'è anche chi comincia a denunciare episodi di censura e oscuramento proprio ai danni di quel popolo della rete che sta cercando di fare da cassa di risonanza. Lo rende noto per esempio il sito di Infoaut che in un post pubblicato oggi denuncia: “ Ieri mattina durante la seduta alla Camera, il deputato del PDL Agostino Ghiglia ha richiesto che Infoaut, Radio Black Out ed altri siti che in queste settimane stanno dando voce alla lotta della ValSusa vengano oscurati. Viene da pensare che il ministero dell'Interno abbia prontamente accolto le lagnanze dell'esponente del popolo delle libertà, se già ieri sera il profilo Facebook di Infoaut era stato temporaneamente sospeso. Motivo? “L'utente è registrato sotto falso nome”...”
Andando sulla pagina Fb corrispondente appare infatti un post di questo tipo: “ Il profilo in questo momento è inaccessibile per chi lo amministra...”
Alla censura si unisce infine un'altra denuncia, questa volta di danneggiamento a carico di tende ed effetti personali dei militanti della Maddalena in seguito allo sgombero dell'altro giorno. Un' ampia sequenza fotografica pubblicata sul sito www.notav.info documenta gli effetti di una vera e propria devastazione. “Distrutte, sfregiate, urinate come sfregio: questo è quello che dovrebbe succedere in un posto presidiato da centinaia di agenti? Lo stesso trattamento è stato riservato agli effetti personali che erano stati lasciati dentro le tende...” Questo quanto si legge nel post che introduce la galleria fotografica.