di Massimo Marnetto*
E' questo il vero movente della legge bavaglio, voluta da Berlusconi per nascondere al Paese la sua mediocrità. E non fa niente se tutto questo mina la Costituzione, il diritto all'informazione, l'art. 21. Perché al primo posto per lui c'è lui. E il suo obiettivo di conservare il consenso a tutti i costi. Ancora di più adesso, che lo vede calare di giorno in giorno. Per "colpa" della libera stampa, che rivela quanto il cavaliere disprezzi la Legge, anche se insulta i magistrati che semplicemente la applicano. Berlusconi si sente perseguitato dall'uguaglianza. Vuole leggi sartoriali, perfette per bloccare i suoi processi. Ma se nonostante tutto i processi partono, non vuole che la stampa lo faccia sapere ai suoi elettori. Difendere la libertà di stampa:è quindi decisivo, perché garantisce la qualità del consenso e quindi della democrazia. Oggi torneremo al Pantheon per ripeterlo (17,00). E sabato a Milano (14,30 Arco della pace) Libertà e Giustizia chiederà a tutti noi di mobilitarci nel nome della Carta che ci unisce. Per reagire contro chi vuole che il Paese sia diviso dalla precarietà del lavoro, dal conflitto delle generazioni, dalle discriminazioni contro le donne, dalla brutalità contro i migranti, dalla insostenibile concentrazione di ricchezza e potere. Se amiamo l'Italia, dobbiamo esserci. Di più, "ricucirla".
*Circolo LEG Roma