di Fulvio Fammoni*
Da anni siamo costretti dal conflitto di interesse e dai guai del premier a batterci perchè non venga messo il bavaglio all'informazione e perchè la giustizia non sia ostacolata. Quindici mesi fa questa legge pareva si fosse arenata in modo definitivo, ma sempre e unicamente in concomitanza con problemi personali e giudiziari ha ripreso il percorso parlamentare. Una coerente e ostinata opposizione a queste norme ha sempre prodotto e continua a produrre risultati.
Adesso si parla di attenuazione delle norme: dai blog, al carcere, al collegio di giudici, allo stesso black out totale previsto fino alla udienza filtro. Si fa trapelare che non si ricorrerà alla fiducia e addirittura per le difficoltà nella maggioranza un possibile rinvio.
C'è una tattica parlamentare usuale del centro destra; puntare altissimo per poi ripiegare (mostrando “disponibilità”) ma comunque portando a casa norme negative.
Cosa ci sarà di vero? Non lo sappiamo, qualunque risultato se ci sarà e sarà positivo sarà frutto di questo caparbio movimento di protesta e ce lo intesteremo.
Darà ulteriore spinta all'iniziativa. Ma non basta per l'informazione e non basta per le tante norme sbagliate sulla giustizia di cui così poco si parla.
Per questo mercoledì saremo ancora in piazza e per questo continueremo la mobilitazione per tutto l'iter parlamentare, ogni cittadino che non vuole una legge sbagliata e incostituzionale continuerà ad essere presente, dicendo: contro la legge bavaglio “io ci sarò”.
* Comitato per la libertà e il diritto all'informazione