di Antonella Napoli
Il 9 gennaio, anniversario della firma dell’Accordo di pace del 2005 che decretò la fine del conflitto tra il Nord e il Sud del Sudan, parte una nuova campagna internazionale che vedrà impegnati migliaia di attivisti e celebrità che nel corso del 2010 daranno luogo ad eventi in almeno 15 Stati in uno sforzo internazionale coordinato, lanciando un appello ai leader del mondo a prendere urgentemente i provvedimenti atti a prevenire il riaccendersi e il propagarsi dei conflitti nel più grande Stato africano.
Gli eventi sono stati organizzati dalla coalizione di associazioni e gruppi (tra cui, per il nostro Paese, Italians for Darfur che affianca Amnesty International, Save Darfur, FIDH, Refugees Internatrional , Human Rights Watch, International Rescue Commettee, Darfur Consortium e Arab Coalition for Darfur) che da anni si occupa della difesa e della promozione dei diritti umani in Sudan.
Articolo 21 sostiene e rilancia Sudan365 (www.sudan365.org) come ha sempre fatto quando si è trattato di tenere accesi i riflettori su crisi e conflitti dimenticati come quello in atto in Darfur.
La nuova campagna, che durerà tutto l’anno, per la pace in Sudan avrà come testimonial in Italia il noto percussionista e cantante Tony Esposito.
L’impegno preso dalle associazioni di Sudan365 inizia a distanza di solo un anno dal referendum che deciderà il futuro del Sudan e che segnerà l’anniversario dei primi cinque anni del Comprehensive Peace Agreement, l’accordo di pace che prevedeva proprio questo referendum.
Con molte e gravi problematiche aperte ancora da risolvere che accendono la violenza interetnica nel Sud e generano continui attacchi ai civili in Darfur, c’è un rischio reale che il conflitto si riapra, destabilizzando l’intera regione e ponendo i civili in grave pericolo.
Sudan 365 è supportato da alcuni dei più famosi percussionisti del mondo, inclusi i Radiohead, The Police, Pynk Floyd, Snow Patrol.
Tutti i musicisti che prestano il loro volto a questa campagna stanno lavorando insieme per creare un “ritmo per la pace” in Sudan realizzando un video per promuovere l’iniziativa mondiale.
Gli attivisti suoneranno all’unisono i loro tamburi nel corso degli eventi organizzati in tutto il mondo per chiedere i governi di agire immediatamente per prevenire l’aggravarsi degli atti di violenza e assicurare che i civili siano protetti.
Le organizzazioni per i diritti umani chiedono ai leader mondiali di aumentare considerevolmente il loro impegno prestando intenso e coerente supporto diplomatico alle parti del Nord e Sud Sudan su problematiche irrisolte come i servizi sanitari accessibili a tutti, sicurezza dei confini, e una legislazione che garantisca la legittimità del referendum.
Si chiede, inoltre, di aumentare il monitoraggio internazionale e la supervisione delle violazioni dei diritti umani in tutto il Sudan in vista delle elezioni di aprile e del referendum del 2011, e sostenere le misure necessarie a proteggere i civili dalla violenza che potrebbe scatenarsi relativamente a questi eventi.
Infine gli attivisti si augurano che si farà pressione sul Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite affinché prolunghi il mandato della forza internazionale di peacekeeping in Sudan (UNMIS) in protezione dei civili, aumentando la presenza in aree remote ma instabili e attraverso il rapido dispiegamento del personale nelle aree vicine al conflitto.
Il referendum del 2011 dovrà determinare se la regione meridionale del Sudan diventerà o meno indipendente dal Nord. Gli esperti hanno paura che l’instabilità nella corsa al referendum o nel periodo immediatamente successivo possa riaccendere la guerra civile e causare massicci abusi dei diritti umani. Se gli sforzi internazionali non saranno intensificati nell’intento di trovare un valido percorso alla pace nei prossimi dodici mesi, sarà quasi inevitabile.
Conferenza stampa
L'8 gennaio, alle ore 13, nella sala conferenze della Camera dei Deputati sarà presentata la nuova campagna
internazionale per il Sudan. Italians for Darfur, referente per l'Italia della rete globale degli attivisti per i
diritti umani di cui fanno parte Amnesty International, Human Right watch, Save Darfur e molte altre, presenterà
con il testimonial d'eccezione Tony Esposito la campagna e il video 'A beat for peace' che sarà lanciato
contemporaneamente in tutto il mondo il altri 14 Paesi. Saranno presenti Antonella Napoli, presidente di Italians
for Darfur, Beppe Giulietti, portavoce di Articolo 21 e il percussionista e Cantante Tony Esposito, testimonial della
campagna 'A Beat for peae'.