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Non sono solo battute
di Daniela de Robert
No, non è una battuta stupida. Quando Crosetto apostrofa una giornalista con le parole “non sei spogliabile” (Antonella Rampino, la Stampa, ndr) quando il Premier definisce la cancelliera tedesca una “culona inchiavabile” e la presidente del PD “più bella che intelligente” non è solo una battuta. Non è solo un modo di dire. È, invece, l’espressione di un pensiero profondo. È il grido incontenibile di chi vuole rimettere al proprio posto quelle donne che hanno l‘ardire di pensare, la sfrontatezza di non essere belle secondo i loro canoni, la sfacciataggine di confrontarsi con i maschi potenti con argomentazioni razionali. “Ricordati che sei una donna e come donna non vali neanche un gran che, visto che io maschio neanche ti scoperei”. Questo è ciò che dicono ogni volta che – provocati e in difficoltà – non sanno cosa rispondere. “Stai al tuo posto”. E il “tuo posto” si misura in base al “mio interesse per il tuo corpo”.
Gli oggetti non parlano, non discutono, non contraddicono. Vale anche per le donne. Servono come ornamento e come divertimento.
Niente di nuovo sotto il sole, se non fosse per il fatto che pensavamo e speravamo che tutto ciò fosse retaggio del passato, quando le donne non avevano neanche il diritto al voto. Pensavamo e speravamo che insieme alle donne fossero cambiati anche gli uomini. Pensavamo e speravamo che le donne fossero finalmente libere dall’uso altrui del loro corpo.
Quest’anno il premio Nobel per la pace è stato assegnato a tre donne. Per la loro intelligenza, il loro impegno, il loro coraggio, per aver saputo sfidare la povertà, l’oppressione e la violenza. Con il loro corpo, il loro pensiero, la loro anima.
In Italia, la dignità della donna continua a essere calpestata. Con le parole, con le immagini, con i comportamenti.
No, non è una battuta stupida.
Condividiamo integralmente le parole di Daniela De Robert. Non solo siamo solidali con la giornalista della Stampa Antonella Rampino ma dobbiamo constatare che le uniche vere nudità oscene che si vedono in circolazione sono quelle relative all'etica e alla buona educazione di Berlusconi e dei suo mazzieri (Giuseppe Giulietti, Stefano Corradino)
Gli oggetti non parlano, non discutono, non contraddicono. Vale anche per le donne. Servono come ornamento e come divertimento.
Niente di nuovo sotto il sole, se non fosse per il fatto che pensavamo e speravamo che tutto ciò fosse retaggio del passato, quando le donne non avevano neanche il diritto al voto. Pensavamo e speravamo che insieme alle donne fossero cambiati anche gli uomini. Pensavamo e speravamo che le donne fossero finalmente libere dall’uso altrui del loro corpo.
Quest’anno il premio Nobel per la pace è stato assegnato a tre donne. Per la loro intelligenza, il loro impegno, il loro coraggio, per aver saputo sfidare la povertà, l’oppressione e la violenza. Con il loro corpo, il loro pensiero, la loro anima.
In Italia, la dignità della donna continua a essere calpestata. Con le parole, con le immagini, con i comportamenti.
No, non è una battuta stupida.
Condividiamo integralmente le parole di Daniela De Robert. Non solo siamo solidali con la giornalista della Stampa Antonella Rampino ma dobbiamo constatare che le uniche vere nudità oscene che si vedono in circolazione sono quelle relative all'etica e alla buona educazione di Berlusconi e dei suo mazzieri (Giuseppe Giulietti, Stefano Corradino)
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