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Processo Garofalo, nominato il nuovo Presidente di Corte D'Assise
di Marika Demaria*
Sono ore concitate per il processo Lea Garofalo. Dopo la notizia ufficializzata mercoledì 23 in capo all'udienza che si sarebbe dovuta svolgere relativa al posto vacante di Presidente della Corte d'Assise a seguito della nomina del giudice Filippo Grisolia a capo di Gabinetto del ministro di Giustizia, arriva il nome del nuovo Presidente. Si tratta di Anna Introini – gip che sostituì Italo Ghitti ai tempi dell'inchiesta “Mani Pulite” e attualmente presidente della nona sezione del Tribunale di Milano – che è stata applicata alla Corte di Assise, garantendo di fatto lo svolgimento del processo.
La notizia è stata ufficializzata dal Presidente del Tribunale meneghino Livia Pomodoro, che ha sottolineato la volontà di stilare un calendario fitto per le udienze (che sarà ufficializzato nella prossima udienza del primo dicembre) al fine di garantire che la sentenza di primo grado sia emessa entro il 28 luglio 2012, data in cui scadranno i termini di custodia cautelare degli imputati, che di fatto potrebbero tornare in libertà. Non solo. Dalla lettura della nota diramata emerge che “la presidenza si dichiara certa che si farà di tutto per evitare ulteriori sofferenze e disagi alle persone offese”.
Il riferimento è soprattutto relativo a Denise Cosco, figlia della vittima e di uno degli imputati – Carlo Cosco – che in maniera coraggiosa ha già deposto, indicando nelle persone incarcerate presenti in aula i colpevoli del sequestro e della morte della madre Lea Garofalo, il cui corpo sarebbe stato sciolto nell'acido esattamente la notte di due anni fa. Una prova di forza notevole, alla quale la giovane sarà nuovamente chiamata a breve.
La notizia è stata ufficializzata dal Presidente del Tribunale meneghino Livia Pomodoro, che ha sottolineato la volontà di stilare un calendario fitto per le udienze (che sarà ufficializzato nella prossima udienza del primo dicembre) al fine di garantire che la sentenza di primo grado sia emessa entro il 28 luglio 2012, data in cui scadranno i termini di custodia cautelare degli imputati, che di fatto potrebbero tornare in libertà. Non solo. Dalla lettura della nota diramata emerge che “la presidenza si dichiara certa che si farà di tutto per evitare ulteriori sofferenze e disagi alle persone offese”.
Il riferimento è soprattutto relativo a Denise Cosco, figlia della vittima e di uno degli imputati – Carlo Cosco – che in maniera coraggiosa ha già deposto, indicando nelle persone incarcerate presenti in aula i colpevoli del sequestro e della morte della madre Lea Garofalo, il cui corpo sarebbe stato sciolto nell'acido esattamente la notte di due anni fa. Una prova di forza notevole, alla quale la giovane sarà nuovamente chiamata a breve.
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