di Federazione Nazionale della Stampa Italiana
“Quello dei colleghi di Liberazione è un grido d’allarme infinito unito ad una volontà ferrea di non lasciare nulla di intentato perché il giornale possa continuare la sua attività. La protesta estrema, l’occupazione della redazione, è in realtà una vibrata denuncia e un appello che vanno raccolti. I Governi sono i responsabili del collasso in cui si stanno facendo soffocare giornali politici, di idee, non profit, di cooperative, delle minoranze linguistiche e delle comunità italiane all’estero. All’editore di Liberazione i colleghi chiedono, però, un confronto reale, almeno per una soluzione ponte, anche per non far cadere le possibilità di sbocco positivo dell’indispensabile azione verso il Governo per la riforma dell’editoria e la certezza di sostegni pubblici per i giornali come questo, espressione di una storica idea politica rilevante nel Paese. La Fnsi rinnova la solidarietà ai colleghi e a tutti i lavoratori di Liberazione e fa proprio questo appello”.
Una voce per chi non ce l'ha - di Stefano Corradino e Giuseppe Giulietti*
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