Articolo 21 - ESTERI
Caso Vattani, un problema di trasparenza?
di redazione
Nella serata di ieri dopo che era girata, da fonti attendibili, la notizia, credibile (ma parzialmente esatta) che il console Mario Vattani era stato scagionato ed era ripartito per Osaka, la Farnesina aveva risposto prima con un no comment, e poi con una smentita seguita dalla dichiarazione che informava come il Consiglio di amministrazione del Mae, avesse rimosso definitivamente dall’incarico il console Vattani.
A quanto pare si sarebbe trattato di una decisione molto sofferta in seno al Consiglio di amministrazione, diviso tra coloro che non volevano richiamarlo e coloro che volevano evitare di garantirgli status e salario inalterati fino alla decisione finale della Commissione interna.
La mediazione sarebbe stata raggiunta con il richiamo in sede ma senza clamore. Forse si pensava che tenendo la decisione riservata si sarebbe "guadagnato tempo" per cercare di risolvere la patata bollente e salvare in extremis il giovane Vattani?
Il Ministro Terzi di Sant'Agata aveva dichiarato nel corso di un'intervista televisiva: " ...non avrei convocato la commissione di disciplina se fosse spettata a me una decisione di questo tipo".
In molti si chiedono dunque perché abbia aspettato due mesi per assumere, attraverso il Consiglio di amministrazione, questa positiva decisione e soprattutto perché non l'abbia resa pubblica facendo fare bella figura al suo ministero.
Ora si attende che il ministero chiarisca, ovvero produca la documentazione formale della decisione e la motivazione per cui, su un fatto così evidente, sia necessario attendere così tanti mesi per una decisione della Commissione disciplinare.
Insomma il problema della trasparenza continua a rimanere aperto.
A quanto pare si sarebbe trattato di una decisione molto sofferta in seno al Consiglio di amministrazione, diviso tra coloro che non volevano richiamarlo e coloro che volevano evitare di garantirgli status e salario inalterati fino alla decisione finale della Commissione interna.
La mediazione sarebbe stata raggiunta con il richiamo in sede ma senza clamore. Forse si pensava che tenendo la decisione riservata si sarebbe "guadagnato tempo" per cercare di risolvere la patata bollente e salvare in extremis il giovane Vattani?
Il Ministro Terzi di Sant'Agata aveva dichiarato nel corso di un'intervista televisiva: " ...non avrei convocato la commissione di disciplina se fosse spettata a me una decisione di questo tipo".
In molti si chiedono dunque perché abbia aspettato due mesi per assumere, attraverso il Consiglio di amministrazione, questa positiva decisione e soprattutto perché non l'abbia resa pubblica facendo fare bella figura al suo ministero.
Ora si attende che il ministero chiarisca, ovvero produca la documentazione formale della decisione e la motivazione per cui, su un fatto così evidente, sia necessario attendere così tanti mesi per una decisione della Commissione disciplinare.
Insomma il problema della trasparenza continua a rimanere aperto.
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