di redazione
Non si ferma la protesta in Val Susa, anzi in seguito al grave incidente avvenuto ai danni di Luca Abbà ( “non chiamatelo leader” dicono i No Tav), prosegue più determinata e combattiva. Dopo una notte di scontri con le forze dell'ordine e blocchi da questa mattina ininterrottamente i manifestanti hanno continuato a occupare autostrade e statali creando disagi alla circolazione, soprattutto di mezzi pesanti, ma ricevendo anche la solidarietà da parte di alcuni camionisti rimasti bloccati lungo la strada.
Ad ogni nuovo sgombero, effettuato con lancio di lacrimogeni e idranti segue immediato un altro blocco, pacifico. E così si andrà a oltranza dichiarano.
Intanto risultano stabili le condizioni di Luca, ricoverato presso il CTO di Torino a cui è stata dedicata anche una pagina Fb Luca è la nostra battaglia!... che verrà tenuto in coma farmacologico per un paio di giorni.
E la solidarietà ai No Tav varca anche i confini nazionali. Oggi un presidio si è tenuto di fronte al consolato italiano a Barcellona.
Val Susa, istituzioni e media abbiano il coraggio di fare chiarezza
di Giuseppe Giulietti
Ciascuno è libero di pensarla come crede sui Notav e sull'alta velocità, ma nessuno può restare in silenzio su quanto sta accadendo in queste ore. Un ragazzo, Luca Abbà, è in fin di vita, I lavori non sono stati immediatamente sospesi, i soccorsi non sarebbero stati tempestivi, le modalitá di intervento delle forze di polizia debbono ancora essere chiarite.
Manifestazioni e proteste stanno giá percorrendo università, scuole, aziende e non solo in Piemonte. Attorno a Luca si stanno stringendo non solo i suoi compagni, ma centinaia di abitanti della Val di Susa? Tutti estremisti, tutti black blok, tutti nemici dello stato?
Speriamo che le risposte istituzionali e della politica siano capaci di andare oltre le banalità e la richiesta del "pugno di ferro" contro chi si oppone. Forse a queste donne e a questi uomini si deve quanto meno lo stesso rispetto che, in queste ore, è stato riservato ad un "Prescritto" dal quale dipendono le sorti del governo. Quando si reclamano, legittimamente, ordine e legalità bisogna sempre essere capaci di partire da se, altrimenti quei richiami rischiano di essere vuoti, retorici, non credibili.
Ci auguriamo che le istituzioni vogliano fornire una risposta immediata e credibile a quanto è accaduto questa mattina, allo stesso modo vogliamo sperare che i principali media non si limitino a registrare le posizioni ufficiali, ma siano davvero capaci di andare oltre le veline ed ogni versione " taroccata", da chiunque essa dovesse provenire.
- Le iniziative di solidarietà in tutta Italia
- La diretta radiofonica fatta da Luca con Radio Black out poco prima di cadere