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"C'e' bisogno che la democrazia entri nei luoghi di lavoro". Fiom in piazza il 9 marzo
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di redazione

"C'e' bisogno che la democrazia entri nei luoghi di lavoro". Fiom in piazza il 9 marzo

Lettera ai parlamentari

La Fiom-Cgil ha indetto per venerdì 9 marzo 2012 lo sciopero generale delle lavoratrici e
dei lavoratori metalmeccanici con manifestazione nazionale a Roma che si concluderà in
piazza San Giovanni.
“Democrazia al lavoro” è il titolo della giornata di mobilitazione.
L’obiettivo, non è solo quello di chiedere la difesa delle condizioni di chi lavora ma,
avanziamo proposte per una nuova politica economica ambientalmente e socialmente
sostenibile fondata su un piano straordinario di investimenti pubblici e privati per creare
nuovi posti di lavoro, porre fine allo scandalo della precarietà estendendo gli
ammortizzatori sociali, strumenti di tutela del reddito ed i diritti a tutte le imprese e a tutte
le forme di lavoro.
C’è bisogno che la democrazia entri nei luoghi di lavoro per smetterla con la politica degli
accordi separati, affermare il ruolo del Contratto Nazionale come strumento di tutela
generale dei diritti nel lavoro.
C’è bisogno di rispondere alla messa in discussione dei princìpi costituzionali attuata dalle
scelte della Fiat di manomettere diritti indisponibili, di discriminare gli iscritti della Fiom-
Cgil non assumendoli come avviene a Pomigliano, di negare il reintegro al lavoro a tre
lavoratori di Melfi come ordinato dalla Corte d’Appello di Potenza, di impedire alla Fiom-
Cgil di essere presente al pari degli altri sindacati negli stabilimenti Fiat, di mettere in
discussione la libertà di espressione e di pensiero togliendo ad esempio “l’Unità” dalle
bacheche sindacali.
Proprio per questo ci rivolgiamo a Lei, che è innanzitutto un rappresentante della Nazione
prima che un esponente del suo partito, di aderire alla giornata di lotta indetta dalla Fiom,
le cui rivendicazioni in difesa dei diritti costituzionalmente garantiti coincidono con il più
autentico interesse generale del paese, ed in ogni caso di agire in Parlamento per
ripristinare i principi costituzionali anche nel Gruppo Fiat.

Di Maurizio Landini


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