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Modificare l'articolo18 ci aiutera' a pagare le bollette e l'affitto?
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di Adriano Donaggio

Modificare l'articolo18 ci aiutera' a pagare le bollette e l'affitto?

Mario Monti non è stato particolarmente severo (o almeno a me non ha dato questa impressione) con l’ Amministratore delegato della Fiat, azienda di cui è stato in passato nel consiglio d’ amministrazione e quindi per una parte delle scelte industriali dell’ epoca, nel bene e nel male, se c’ è stato, ne porta la responsabilità. E’ stato molto severo con i Sindacati. O meglio con uno, la Cgil, cui ha sbattuto in faccia la porta della trattativa. Eppure Susanna Camusso aveva posto un problema grave: qui non si sta parlando della manutenzione di un articolo di legge, stiamo parlando della libertà di licenziare. Problema grave, gravissimo di questi tempi, specie con un Presidente del Consiglio che non ha ritenuto, o almeno a chi scrive non risulta, di chiedere il piano industriale della Fiat da cui tanto dipende l’ industria manifatturiera italiana e tante migliaia di posti di lavoro tra occupazione diretta e quella dell’ indotto. Obama, in America, i programmi industriali di Marchionne li aveva voluti vedere. O ci sbagliamo?
Se ha chiuso la porta alla Cgil sull’ articolo 18, non l’ ha mai aperta a nessuno dei sindacati sulla riforma delle pensioni, portando l’ età pensionabile, unico caso in Europa a 69 anni quando risulta per tabulas che gli italiani vanno in pensione alla stessa età (dati reali, non legislativi) dei tedeschi, ad un’ età nettamente più avanzata dei francesi. Senza contare che un lavoratore italiano ha versato per decenni un terzo del suo stipendio per avere poi una pensione, che con i contributi della pensione sono state pagate (all’ 80%) le varie casse integrazioni, comprese quelle che facevano comodo agli industriali. Infatti lo Stato paga solo la Cassa integrazione in deroga che oggi viene eliminata. Resta in vita solo ciò che nella quasi totalità pagano i lavoratori. Se questa è l’ equità promessa dal governo è inimmaginabile che qualcuno non si trovi a proprio agio?
Noi siamo grati a Mario Monti per averci liberato, almeno per ora di Berlusconi premier. Saremmo più felici se fosse circondato da un numero minore dei suoi uomini che hanno collaborato con il precedente governo che, lo dice qualche analista, ci ha portato sull’ orlo del baratro. Gli siamo grati per aver riannodato le fila dei rapporti internazionali, ma non possiamo non chiederci chi sta pagando i conti.
Lasciamo perdere gli interventi simbolici tipo Cortina (necessari, ma accessori. Del resto per scoprire chi ha la Ferrari o viaggia in SUV basta andare al registro automobilistico). Peraltro la Banca d’ Italia, se non andiamo errati, può vedere direttamente da Roma l’ andamento dei conti bancari. E’ impensabile che fenomeni come tratta delle persone, droga, prostituzione, usura, generino danaro che non passi per le banche. Prima ancora dell’ Articolo 18 sarebbe stata utile e necessaria una rivisitazione dei codici che, allo stato, permettono con un gioco di scatole cinesi, il passaggio del danaro illecito alla sua legittimazione, l’ irrintracciabilità del danaro illecito. L’ economia non ripartirà mai finché il terreno sociale su cui dovrebbe svilupparsi il paese è reso marcio dalla criminalità organizzata. Questa è la vera priorità del paese, la sua unica possibilità di risanamento.
Anni di bassi salari, tra i più bassi d’ Europa non hanno reso più moderno il nostro paese, né la nostra economia più efficiente. Anzi. Secondo alcuni studiosi hanno reso solo più pigra e meno innovativa l’ iniziativa privata.
Mario Monti è al governo da poco più 100 giorni: tutti gli indici che ci giungono ci danno segnali negativi. E’ aumentata la disoccupazione, in particolare quella giovanile, sono diminuiti i consumi, é diminuita l’ attività produttiva, è aumentato il costo della vita, chiudono aziende piccole e grandi, chiudo nono molti negozi, non è privo di significatività sociale il numero dei suicidi per difficoltà economiche. Dicono i parroci che è aumentato il numero di persone della classe media che chiede aiuto per pagare le bollette e l’ affitto. A tutto questo Mario Monti dà una risposta ristrutturando l’ articolo 18? Sappiamo benissimo capire il testo di una legge, valutarne le conseguenze. Un lavoratore che viene licenziato riceverà un’ indennità al massimo per 27 mesi. Ma se ha 52 anni come farà ad arrivare ai 67 per ricevere la pensione? Il reintegro ne assicurava invece la permanenza nel posto di lavoro. Sia detto per inciso. In America i primi ad essere tutelati sono i lavoratori senior perché avendo una certa età faranno molta più fatica a trovare un posto di lavoro. Noi abbiamo un governo, sbaglieremmo, che non tutela né i lavoratori giovani, né quelli senior. Bel risultato. L’ Avvocato D’Amati con la consueta lucidità, puntualità ne ha illustrato le conseguenze (a proposito il Ministro Fornero perché accanto a Martone non prende come suo consulente l’Avvocato D’ Amati?).
Ma, si dice, è disceso lo spread. Verissimo. Ma se questo dipendesse dal danaro che la Bce ha messo a disposizione delle banche e queste fossero spinte dal governo a comprare Bot? Se questo fosse vero, potrebbe essere questo il motivo per cui le banche non hanno soldi per finanziare i piccoli e medi industriali, le persone in temporanea difficoltà?
Con tutti i sacrifici, le tasse, i balzelli che ci sono stati imposti, non è nemmeno diminuito il debito pubblico. La Chiesa è legittimata a prometterci la felicità quando passeremo a miglior vita. Non vorremmo, per vedere gli effetti benefici del Governo Monti, aspettare di passare a miglior vita.


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