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Vigili del fuoco a L'Aquila: il campo base su una discarica tossica
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di redazione

Vigili del fuoco a L'Aquila: il campo base su una discarica tossica

Mentre è ancora in atto la discussione sulla conversione in legge del decreto 195/09, in cui è stata soppressa la norma che istituisce la Protezione civile Spa e va avanti il lavoro della magistratura, il paradosso “dell'emergenza” arriva dal Campo base dei vigili del fuoco di Monticchio, frazione dell'Aquila. Per mesi, in migliaia, hanno stazionato su una vera e propria bomba chimica. Senza saperlo. Per meglio dire, a non saperlo erano rimasti solo loro. La notizia infatti era risaputa, presso istituzioni locali, Arta, Corpo Forestale, cittadinanza locale e la stampa aveva a suo tempo denunciato il fatto... La settimana scorsa invece il riscontro effettivo: durante un'operazione di livelamento del suolo, in seguito ad una gelata, alcuni vigili del fuoco toscani, in questi giorni di stanza al Campo base trovano delle strane bottiglie, alcune rotte, e sopra l'etichetta con la sigla R6...*: resti di rifiuti tossici, il lascito della ex Agriformula, azienda che produceva diserbanti, insetticidi, fungicidi. A denunciare oggi l'accaduto, le rappresentanze sindacali di base, incredule di fronte all'evidenza e alla gravità del fatto. “Nessuno ci ha avvisato che quel sito di Monticchio è tuttora inquinato e potrebbe essere una bomba ecologica”, denuncia Antonio Jiritano  della RdB VVF. “Ormai siamo all’epilogo finale delle nostre condizioni di lavoro. Dopo l’impegno svolto a l’Aquila, con turnazioni senza limite di orario, ci hanno fatto vivere per quasi un anno in mezzo ai veleni. E pensare che noi saremmo anche i garanti della sicurezza altrui!”.
Ugualmente incredulo Paolo Pucci,  responsabile organizzativo Regionale Rdb Toscana: “ Tutti lo sapevano, ma ugualmente qualcuno ha deciso che il campo doveva sorgere lì... chi lo ha deciso? Questa è una domanda che ci poniamo anche noi e la cosa ci inquieta. Qualcuno avrà detto si, ma non sappiamo chi...”
Intanto, al campo, si attendono le rispote del Ministero dell'Interno che dovrebbe pronunciarsi per lo smantellamento e l'eventuale ricollocazione, mentre timori e preoccupazione vengono sollevati anche in merito allo stato di salute dei tanti soccorritori che nel corso di questi mesi si sono avvicendati nel sito: “ Bisogna a questo punto verificare lo stato di salute e sicurezza dei Vigili che sono transitati quì, questo si... ma attendiamo il Ministero, al momento risposte non ce ne sono.”

Ascolta l'intervista a Paolo Pucci- Di Bruna Iacopino

*Nota di redazione: una lettrice fa notare correttamente che la sigla R6 contraddistingue un esplosivo, ma in questo caso si tratta di rifiuti tossici lasciati da un'azienda che produceva diserbanti, insetticidi, fungicidi, quindi, si puo dunque ipotizzare che Pucci durante l'intervista non abbia citato l'etichetta per intero. A quanto risulta da una veloce ricerca in rete la sigla R6, in campo agricolo, può essere accompagnata dalla dicitura Bordeaux, triplo blu o Albis.


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