di Micol Sarfatti
Non c’è pace per la topografia milanese. A due settimane dalle proteste contro l’iniziativa dell’amministrazione comunale che voleva intitolare una via a Bettino Craxi un gruppo di consiglieri Pdl della zona 6 di Milano, quella del quartiere Barona, ha proposto di intestare una via a Giorgio Almirante. L’ex leader del MSI viene ritenuto meritevole per «aver occupato un posto politico di primo piano nella storia della Repubblica Italiana, contribuendo con la sua moderazione e lungimiranza alla pacificazione degli italiani».
Così si legge sulla mozione presentata al Consiglio di zona. «Una proposta inaccettabile - dichiara Ivano Tajetti coordinatore dell’ANPI (Associazione Nazionale Patigiani d’Italia) Barona - non solo perché Almirante fu uno dei massimi esponenti del fascismo, firmatari del Manifesto della razza del 1938 e acerrimo nemico dei partigiani, ma anche perché questa proposta è stata fatta il 25 gennaio. A due giorni dalla Giornata della Memoria in cui si ricorda la Shoah, l’ olocausto degli ebrei. »
Un’iniziativa che purtroppo non è rimasta isolata. Una settimana dopo la mozione del Consiglio di zona 6 anche quello della zona 8, l’area della vecchia Fiera di Milano, ha proposto di intitolare Villa Triste, luogo simbolo delle torture squadriste e della Resistenza milanese agli attori fascisti Osvaldo Valenti e Luisa Ferida. «Un’altra iniziativa vergognosa-prosegue Tajetti- Per protestare contro questa mozione senza senso si è addirittura riformato il comitato antifascista della zona 8. Tutti sappiamo cos’hanno fatto Valenti, la Ferida e Almirante. Intitolare loro parti della città significa violare la nostra Costituzione.»
Domani il Consiglio di Zona 6 discuterà la proposta, l’ANPI ha redatto un documento da presentare in consiglio e ha fatto appello «ai cittadini, democratici e antifascisti - puntualizza Tajetti - e alle istituzioni, ma nessuno da Palazzo Marino, tanto meno la Sindaca Sig.ra Moratti, è intervenuto per far ritirare tale proposta.»
Per l’ANPI questi sono brutti segnali per Milano, per questo hanno lanciato una petizione sul loro blog che ha già raccolto 200 adesioni.
«Ma non ci fermiamo qui - dice Tajetti - vogliamo anche raccogliere altre firme tra gli abitanti della zona e distribuire dei volantini nei mercati rionali che spieghino chi era veramente Giorgio Almirante. Le petizioni virtuali non bastano.»