di Vittorio Emiliani
Mi sono appuntato alcune frasi storiche del cavalier Berlusconi ieri a San Giovanni: "E' stato per amore che sono sceso in campo per il mio Paese" (il portafoglio ce l'ha sul cuore?) "Non voglio vivere in un Paese dove è a rischio la libertà" (la sua, ovviamente, ma per reati comuni) "La sinistra italiana, anziché approdare alla socialdemocrazia europea..." (ma non ha dato lui del Kapò al socialdemocratico Schultz oggi capogruppo europeo?) Fra le domande rivolte al suo popolo: "Volete un governo della sinistra che rimetterebbe l'Ici, raddoppierebbe le tasse su Bot e Cct e metterebbe una patrimoniale su tutto?"
"Volete più verde e più piste ciclabili?" (questa è stata sublime)
E all'appaluso e al "no" o al "sì" convinto commenta: "Mi sembra che abbiate studiato bene..." oppure: "Mi sembra che abbiate le idee chiare" (Mussolini non trattava così nemmeno le massaie rurali di allora, anni trenta-quaranta).
"In questi tre anni vogliamo vincere anche il cancro!" (un taumaturgo, ma non ha tagliato la spesa per la ricerca?)
Nel presentare i candidati-governatori: "Un ragazzo magico, trasparente per una magica rivoluzione", "Tosta, tosta, tostissima, grandissima professionista e conversatrice".
Due palesi bugie :"Fuggono dalle regioni rosse per venirsi a curare da noi", cioè chez Formigoni, magari alla Clinica Santa Rita, e poi "Anche in Umbria siamo vicinissimi alla vittoria..." (ci sono almeno 8-10 punti di differenza).
Straordinario poi, anzi "grande grande grande", il Bossi Umberto che motiva (ma perché la moglie, calabrese nerissima, gli sta così incollata?) la sua lealtà e amicizia verso Silvio col fatto che Lui andò subito a Bruxelles a dire di no ad una legge europea a favore della pedofilia (?) e ad un'altra per la "famiglia trasversale" (anche questa incomprensibile, ma accolta da applausi a non finire).
Infine, Bossi si batte per il federalismo, candida Cota e Zaja e poi assiste impassibile al giuramento dei tredici candidati che come scolaretti si impegnano, prima di tutto, a lavorare "in sintonia col governo nazionale", cioè più centralisti di Crispi, o dello stesso Mussolini. E giù applausi convinti.
Ps: piazza San Giovanni è vasta poco più di 70.000 metri quadrati, con 4 persone a metro quadrato (ma ieri c'erano molti vuoti e numerosi diradamenti), fanno al più 280-300.000 persone, con le vie di accesso (ieri transennate) e altri spazi circostanti (ieri vuoti) si può arrivare verso 400.000...
Pdl a Roma: la gente in piazza c'era. Ma Berlusconi? - di Roberto Secci