di OSSERVATORIO TG ARTICOLO 21
A reti unificate, in quasi tutti i telegiornali, va in onda l’appello al voto del capo del governo. Tranne per il Tg3 ed il Tg La7, gli altri cinque tg ospitano nei titoli e nell’apertura una lunga intervista al Premier, che lancia l’appello agli elettori per le regionali di domenica e lunedì. Per tutti gli altri leader dell’opposizione, ma anche per il leader della Lega Bossi, soltanto brevi dichiarazioni all’interno di alcuni titoli e nei servizi.
In tutti i telegiornali, invece, spazio alla vicenda pedofilia nella chiesa cattolica. Titolo e servizio di apertura per il Tg3, titoli e servizi per tutti gli altri, con i tg Mediaset che evidenziano l’attacco, giudicato ignobile, del quotidiano americano New York Times al Papa.
Poco risalto è stato dato nei titoli alla notizia dell’accordo raggiunto sul disarmo nucleare tra Stati Uniti e Russia. Soltanto Tg1 e Tg3 danno conto di un fatto che in altri periodi storici avrebbe avuto sicuramente l’apertura, mentre Studio Aperto, Tg5 e Tg2 dedicano titoli e servizi al maxisequestro, operato dalla guardia di finanza a Latina, di ventimila figurine Panini false.
Continua invece l’inchiesta del Tg4 sul mancato arrivo della primavera. Dopo aver raccontato, nei giorni scorsi, come questo fatto influisca negativamente sui rapporti sessuali e sulla fioritura delle piante, questa sera la parola è stata data all’esperto metereologo, che ha spiegato perché la primavera, quest’anno, è così tanto capricciosa.
Aspettiamo da questa inchiesta, nei prossimi giorni, ulteriori sviluppi.
Il Commento: Federico Orlando, Presidente Articolo 21
(intervista di Alberto Baldazzi)
Come abbiamo visto e sentito sei telegiornali su otto aprono con la conclusione della campagna elettorale e su Berlusconi. Cosa pensare?
“Mah, pensare che quando sei telegiornali fanno un’ apertura fotocopia, vuol dire che c’è qualcosa da fotocopiare. Una volta – io lo ricordo, purtroppo, perché ho i miei anni – una volta si mandava la velina – si chiamava MINCULPOP - ed il giornale radio dell’EIAR, come i quotidiani, perché tutto era soggetto, facevano, appunto, i titoli fotocopia. Adesso, immagino che siano i dirigenti di Arcore, gli uomini del Presidente del Consiglio a mandare gli ordini, ed i nostri cari colleghi eseguono disciplinatamente”
Questa, comunque è stata una campagna elettorale in cui la’informazione non è stata solo spettatrice, ma protagonista – in un senso o nell’altro: la vicenda Trani, la vicenda AGCOM – di cui si è parlato abbastanza poco - , e dulcis in fundo , o quasi, la serata di giovedì con la Santoro night. Come giudicare, complessivamente media e campagna elettorale?
“Io giudico negativamente questa campagna elettorale; la peggiore dal 1946; la peggiore dal punto di vista della comunicazione; la comunicazione è stata chiamata prevalentemente in causa per non fare comunicazione, ed una parte piuttosto rilevante non ha fatto comunicazione, ma ha fatto veline. Per quanto riguarda l’AGCOM sono lieto che almeno abbia dato un segno di dignità con l’intervento punitivo nei confronti del rappresentante numero uno della stampa di regime; Intervento tardivo, dovuto al fatto che ha subito anch’essa oltre che le umiliazioni delle pressioni di Palazzo Chigi, anche naturalmente le reazioni e gli attacchi dell’opposizione. Per fortuna abbiamo avuto la serata di Santoro, sulla quale io ho avanzato qualche riserva, anche sul sito di Articolo 21, per quanto riguarda alcuni momenti dal punto di vista dello stile e della forma; però ha dimostrato che c’è nel Pese una immensa attesa di libertà che non può essere delusa”.
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