di OSSERVATORIO TG ARTICOLO 21
I TITOLI DEI TG DEL 30 MARZO - Ancora i risultati delle elezioni regionali nell’apertura di tutti i telegiornali di oggi, con ampio spazio ai commenti sul voto dei principali leader politici. Unica apertura per il Tg5 ed il Tg La7, quest’ultimo non fa alcun titolo e dà subito il via ai servizi sull’argomento. Ampio rilievo per il Tg4, nei titoli e nei servizi, alle dichiarazioni del premier, con commento in studio lasciato al vice ministro con delega alle comunicazioni Paolo Romani. Maggior equilibrio negli altri tg che riportano con pari spazio le dichiarazioni del leader del Pdl, del centrosinistra Bersani e di tutti gli altri leader ed esponenti di Udc, Italia dei Valori e Lega.
Per il resto tanta cronaca nei titoli con gli sviluppi sul giallo legato alla morte di Elisa Claps, come ci raccontano Tg2 e Tg3, il caso Marrazzo, Tg4 e Studio Aperto e il processo di Erba con le nuove rivelazioni sui coniugi Romano, come ci fa sapere Studio Aperto. Solo il Tg1 si occupa nei titoli del crollo della volta della Domus Aurea a Roma.
Torna alla normale impaginazione Studio Aperto con tanto gossip, con la notizia di Fabrizio Corona che chiede un figlio alla compagna Belen Rodriguez, mentre Tg1 e lo stesso Studio Aperto, danno spazio all’outing del cantante pop Riky Martin che ha dichiarato di essere omossessuale.
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Il Commento: Antonio Noto. Direttore IPR Marketing
(intervista di Alberto Baldazzi)
Direttore, ripartiamo dagli ultimi giorni della campagna elettorale. Per chi analizza in termini scientifici anche i flussi della comunicazione, come è definibile l’ultima settimana di Berlusconi pensiero su tutti i TG Ha avuto un impatto particolare? Può aver determinato piccoli o medi spostamenti?
“Probabilmente sul Lazio ha influito in maniera indiretta; nel caricare quella parte della PDL che con l’assenza della lista PDL, avrebbe disertato le urne, e invece ha sentito la chiamata alle armi; quindi ha inciso in senso positivo ed in senso emotivo: però questo non è successo dovunque; secondo me,ad esempio, è stato ininfluente rispetto al dato della Lombardia o della Calabria; è successo solo per alcune regioni”
Come nella loro natura i tg, anche questa era, latitano sull’analisi del voto, sull’approfondimento ed i flussi. Lei che cosa ci può dire, almeno per il tema astensione?
“Noi abbiamo analizzato l’affluenza, e abbiamo visto che l’astensione ha colpito in maniera trasversale. Le faccio due esempi. Piemonte: provincia di Novara, la patria di Cota, fortemente di centro destra, come emerge anche dal risultato di elettorale. La differenza è stato + 8% i astensione. Provincia di Torino, fortemente di centro sinistra – che anche i risultati di ieri hanno confermato fortemente di centro sinistra: la percentuale dell’astensione è stata del + ’8%. Esattamente come Novara. Le faccio un altro esempio, che forse può dare una risposta ad un’altra domanda che intende farmi:, se l’assenza della lista PDL ha influito sull’esito del voto. Abbiamo riscontrato che a Latina, una provincia fortemente di centro destra, dove c’era la lista PDL, l’aumento dell’astensione è stato del 12%. Nella provincia di Roma, dove non c’era la lista PDl, l’astensione ha colpito con un più 13%. l’assenza della lista PDL a Roma ha colpito, dunque, in modo marginale. E allo stesso modo l’astensione è stata trasversale; non penso che l’esito di queste elezioni sia stato determinato dall’astensione”.
A suo giudizio l’assenza dei talk d’informazione della Rai può avere spostato qualcosa?
“Non penso in termini di risultato politico; probabilmente in termini di affluenza. E’ chiaro che se non si riscalda l’ambiente di è meno propensi ad andare a votare. Forse l’assenza dei talk show può avere influito non tanto sul risultato politico, ma sulla motivazione al voto”