di Ambra Murè
A un anno esatto dal terremoto del 6 aprile del 2009, L’Aquila è stata un rincorrersi di appuntamenti laici e religiosi. Il momento più toccante: alle 3.32 di lunedì notte, l’ora della scossa. 25 mila persone si sono ritrovate in piazza Duomo per illuminare il buio con le loro fiaccole, mentre la campana faceva risuonare nell’aria 308 rintocchi, uno per ogni vittima del sisma. Tanto dolore, ma anche molta rabbia. La stessa che, ormai da diverse settimane, sta animando la protesta del “popolo delle carriole”, che ogni domenica varca la zona rossa per rimuovere, simbolicamente, almeno una parte di quelle macerie, che a un anno dal sisma, invadono ancora il centro storico de L’Aquila. In rappresentanza di questo popolo, abbiamo intervistato Marco Sebastiani, portavoce del comitato 3:32.
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