di Naoko Ishii*
Noi, residenti giapponesi in Italia, abbiamo sentito molta solidarietà di cittadini italiani dopo il terribile terremoto. Sono stata sorpresa e commossa da parole gentili e da un minuto di silenzio per il Giappone e per la Libia sia durante la messa parrocchiale che durante la festa dell’Unità d’Italia a Corciano. E’ stato il terremoto devastante; ma i terremotati, pur perduti famiglia, casa e lavoro, non mollano, cercano di ricostruire la vita, le città e il Paese dove il terremoto ha lasciato ferite profonde. Il governo e il popolo giapponese provano a sostenerli. Tuttavia, questa volta i danni sono talmente gravi che ci vuole anche l’aiuto del mondo, degli italiani che sono sempre pronti ad aiutare. In questo momento in cui il Giappone era già stato colpito dalla crisi economia, ogni singolo aiuto pur minimo è importante. Dopo il terremoto, per le donazioni per il Giappone ci lavorano la Caritas Italiana e la Croce Rossa Italiana. Si può donare anche tramite SMS. Tuttavia, purtroppo, molti italiani non lo sanno; da una parte ci sono tanti italiani che vorrebbero aiutare i terremotati e mi chiedono come donare per il Giappone, dall’altra parte ci sono i terremotati giapponesi che necessitano di tale aiuto. Ho sentito che, invece, su Sky TG24 sono frequenti le informazioni sulle donazioni. Sarei molto grata se gli altri mass media italiani, nell’eventualità che fosse ancora prive di tale iniziativa, potessero seguire l’esempio di Sky, perché sono convinta che molti italiani vorrebbero aiutare il popolo che soffre invece di solo osservarli. Da insegnante del giapponese ho incontrato tanti studenti italiani appassionati dal Sol Levante. Da specialista in didattica dell’italiano ho conosciuto altrettanti giapponesi che amano l’Italia. L’aiuto dal Bel Paese incoraggerebbe molto di più il morale dei connazionali che si sono appena mossi per la ricostruzione; molti italiani vorrebbero farne parte. Così il legame tra i due Paesi diventerebbe ancora più forte e più bello.
*insegnante della lingua giapponese e interprete
No al giornalismo sensazionalistico che ferisce e non informa - di Ai Nagasawa* / La nostra riflessione su ciò che è accaduto in Giappone. E sull'informazione italiana - di A. Nagasawa, N. Okada e N. Ishii