di OSSERVATORIO TITOLI TG ARTICOLO 21
I TITOLI DEL 16 APRILE 2010 - Una cosa è possibile dire subito nell’analizzare i telegiornali della sera. La bufera politica scatenata dall’incontro Fini-Berlusconi di ieri non si comprende da cosa sia stata causata. O meglio non c’è un’attenta analisi politica, nel senso che tutti i Tg, quelli Rai in apertura, i Mediaset più all’interno nella scaletta dei titoli, si soffermano sulla eventuale creazione di un nuovo gruppo parlamentare, ma non nella sostanza politica alla base di tutto. Perché Fini ha polemizzato, solo per avere un’autonomia parlamentare? O ci sono divergenze sul modello politico proposto? Noi per capire meglio la vicenda e per trovare delle risposte a queste domande nello spazio commento abbiamo intervistato Filippo Rossi, direttore responsabile di Farefututro web magazine, il sito online che fa riferimento alla fondazione del presidente della camera.
La nube di cenere prodotta dal vulcano islandese in eruzione che sta bloccando gli aeroporti di quasi tutta l’Europa è l’altra notizia al centro dei Tg di oggi. Tutti la riportano nei titoli con lunghi servizi e pareri di esperti all’interno.
Studio Aperto e Tg4 decidono di aprire con l’omaggio della gente a Raimondo Vianello, oggi è stata aperta la camera ardente negli studi Mediaset di Cologno Monzese, mentre il Tg5 in apertura lancia l’allarme per il nuovo scandalo sui mutui subprime che ha coinvolto la banca d’affari Goldman Sachs.
Si profila, forse, un nuovo crollo nelle borse mondiali? Vedremo. La stessa notizia la troviamo in tutti gli altri telegiornali con l’eccezione di Tg4 e Studio Aperto. Quest’ultimo Tg preferisce dare spazio a pupe, secchioni e incantatori di conigli, sempre meglio che provare a capire argomenti che potrebbero interessare in futuro l’economia del proprio paese ed i giovani suo target di riferimento.
E chiudiamo con La7 che dedica la copertina all’amaro compleanno, causa polemiche sulla pedofilia, di Papa Benedetto XVI. Una scelta come al solito controcorrente, che tiene accesa l’attenzione su un caso che sicuramente riprenderà vigore con la prossima visita del Pontefice a Malta prevista per domenica.
Il Commento: Filippo Rossi, Direttore Fare Futuro Web Magazine
(intervista di Alberto Baldazzi)
Abbiamo detto: i tre tg Mediaset non aprono sulle tensioni fortissime della giornata: cosa che fanno i tre tg della Rai, mentre Il tg La 7 ne fa oggetto del televoto, ma poi tratta l’argomento molto in basso come impaginazione. Ma che cosa sta succedendo ? comunque nessun tg riporta le posizioni espresse da Fini nel documento di ieri. Che cos’è Fini, un convitato di pietra per l’informazione dei tg?
“Distinguerei : analizzando la giornata di oggi da un punto di vista giornalistico, forse hanno fatto bene i tg Mediaset; oggi è stato un momento di passaggio, non è successo molto di più; la notizia era di ieri. Certo , i tg della Rai, che sono molto più politicamente indirizzati, è chiaro che l’hanno tenuta alta. Ma la tua domanda è strategica: perché non si illustrano le motivazioni giuste o sbagliate, del Presidente della Camera? Due risposte, una più generale, una più concreta; la prima buonista , la seconda cattivista. In generale è chiaro che i tg sono abituati a raccontare il politichese, le lotte di potere, i piccoli battibecchi. Quando un politico pone questioni alte, questioni di strategia, di filosofia politica, è più difficile raccontarlo per dei tg e dei giornalisti che sono abituati al citazionismo. La parte cattivista della risposta? E’ chiaro che un’informazione allineata e coperta rispetto alla maggioranza e al governo tende ad abbassare e a nascondere qualsiasi dibattito interno. Tende a mettere da parte gli oppositori e comunque le voci stonate”.
Fare Futuro, che è molto vicino al Presidente della Camera, è riuscito , intende spiegare cosa veramente intende Fini? Perché per la grande massa degli spettatori questa notizia non solo non è mai arrivata: non è proprio partita.
“Fare Futuro fa il suo lavoro: analizza, cerca di spiegare, cerca di far capire che le differenze sono profonde. Lo stiamo facendo ormai da un anno; noi da un anno diciamo che esistono due idee di politica, due idee di destra, due visioni della società italiana che possono essere complementari o possono anche essere contrapposte. Noi lo continuiamo a dire. Non Ho molta fiducia che questo messaggio sia fatto proprio, in questa fase, dal tipo di giornalismo che caratterizza i telegiornali italiani”