di Alessandro Danese
Mentre il ritorno dell’atomo in Italia e’ ormai imminente, l’ uranio che nel nostro paese alimentera’ le nuove centrali in Africa sta praticamente uccidendo la popolazione. A dirlo e’ il rapporto di Greenpeace sulle aree minerarie dello Stato africano del Niger. Le analisi parlano chiaro: intorno alle citta' delle miniere, in 4 casi su 5 la radioattivita' nell'acqua supera i limiti ammessi dall'Organizzazione Mondiale della Sanita'. Inoltre l'esposizione alla radioattivita' causa problemi delle vie respiratorie facendo registrare tassi di mortalita' doppi, per leucemia, rispetto al resto del Paese. Qui lavora da 40 anni Areva, l'azienda francese leader mondiale nel campo dell'energia nucleare, la stessa società con la quale il governo Berlusconi e il ministro Scajola hanno stretto l'accordo per costruire le centrali italiane. Insomma Areva estrae dalle miniere del Niger l’uranio che in Africa contamina i territori e le acque, lo stesso uranio che anche in Italia per buona pace del governo, magari, alimentera’ i reattori delle nuove centrali.
Intervista ad Andrea Lepore resp. Nucleare di Green Peace