di Redazione
Il referendum sul nucleare si terra' assieme a quelli sul legittimo impedimento e sulla gestione dell'acqua pubblica. La Corte di Cassazione ha dato oggi il via libera alla consultazione del 12 e 13 giugno anche per il quesito sulla riapertura delle centrali nucleari in Italia che il governo aveva tentato di vanificare col varo del decreto 'omnibus'. L'ufficio per il referendum della Suprema Corte ha infatti accolto l'istanza dei comitati promotori, Idv in testa, di trasferire la richiesta abrogativa ad alcune delle nuove norme del dl omnibus, convertito lo scorso maggio nella legge n. 75.
A maggioranza, il collegio dei supremi giudici, presieduti da Antonino Elefante, ha dato ragione alla tesi sostenuta dal
costituzionalista Alessandro Pace per conto dell'Idv secondo la quale i commi 1 e 8 dell'art.5 della legge 'omnibus' prefigurano in ogni caso la possibilita' di tornare al nucleare entro un anno dall'entrata in vigore delle norme stesse. Il decreto omnibus, infatti, se da un lato ha abrogato le precedenti disposizioni legislative sul riavvio del nucleare, dall'altro, con la formulazione ''ambigua'' degli articoli 1 e 8, ha lasciato aperta la strada al varo di una strategia energetica nazionale che, tenendo conto delle valutazioni europee sui livelli di sicurezza, non precluderebbe il ricorso all'atomo in un secondo tempo.
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