di Giuseppe Giulietti
Siamo sicuri che nessuno, ma proprio nessuno, partiti, sindacati, associazioni cadrà nella consueta trappola che la maggioranza sta preparando sulle intercettazioni applicando il consueto schema del poliziotto buono e del poliziotto cattivo. Il poliziotto cattivo ha inasprito le pene per editori e cronisti inserendo norme che probabilmente hanno fatto sbellicare dalle risate lo stesso estensore. In queste ore e nelle prossime entrera' in funzione il poliziotto buono che tenterà un passo indietro e il ritorno al testo della Camera in modo da tacitare i dissensi dei parlamentari vicini a Fini. Il testo della Camera e' pessimo e non costituisce affatto una ipotesi di mediazione, non a caso il presidente della Repubblica convocò il ministro Alfano dopo l'approvazione di quel testo e si levarono le proteste di magistrati e giornalisti e definirono quel testo una pietra tombale sul diritto di cronaca. Quindi nessuno ci caschi. Il testo delle intercettazioni, cosi' come e' formulato nella sua interezza non e' emendabile, va ritirato e riscritto. In ogni caso non resta che prepararsi all'ostruzionismo, alle grandi manifestazioni in Europa e in Italia e alla presentazione degli esposti alla Corte europea, alla Corte costituzionale gia' all'attenzione del Comitato dei legali che si e' costituito assieme all'associazione Articolo21 e che metteremo a disposizione di tutte le associazioni gruppi e comitati e movimenti che stanno dando luogo ad una protesta contro una legge che vuole oscurare non solo cronisti ma anche la pubblica opinione.