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Non è più un complotto: I tg riportano correttamente i “guai” del Vaticano
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di DENTRO LE NOTIZIE

Non è più un complotto: I tg riportano correttamente i “guai” del Vaticano

ASCOLTA L'OSSERVATORIO DEI TG DEL 28 GIUGNO 2010
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I TITOLI DEL 28 LUGLIO 2010 - La Corte Suprema degli Stati Uniti ha deciso oggi che i preti coinvolti nei casi di pedofilia possono essere processati e che il Vaticano risponderà in sede civile di quanto accaduto negli States. Questa notizia  ha avuto  l’apertura dei giornali online di tutto il mondo. Tra i telegiornali italiani la troviamo solo nei titoli del Tg2, mentre il Tg3 dedica l’apertura ad un altro fatto che riguarda sempre il vaticano e cioè l’ammissione, da parte della Santa Sede,  di  errori  nella gestione di Propaganda Fide per quel che riguarda l’inchiesta sul G8.

Questi  Tg riportano comunque entrambi le due notizie nei servizi. Gli stessi argomenti non li troviamo nei titoli di Tg1, Tg5 e Tg La7,  ma questi vi dedicano  ampi servizi all’interno. Non ne parlano Studio Aperto  e Tg4. Sappiamo che certi argomenti riguardanti i fatti di oltre Tevere  sono stati sempre difficili da trattare per la stampa in Italia. In questo caso non essendoci più la velina del Vaticano, perché i resoconti arrivano direttamente dai giornali esteri, le testate nazionali non possono fare a meno di parlarne così come hanno fatto,e cioè  in maniera completa.
L’argomento verrà da noi ripreso con l’intervista, nello spazio commento, al vaticanista del giornale Il Fatto Marco Politi.

Tornando a Studio Aperto e Tg4 entrambi hanno deciso di aprire con il grave incidente occorso a Pietro Taricone durante un lancio con il paracadute. Stessa soluzione per il Tg5 e lunghi servizi all’interno con collegamenti in diretta dall’ospedale di Tern,i dove l’ex concorrente del grande fratello è stato ricoverato. La vicenda la troviamo anche nei titoli di tutti gli altri Tg in bella evidenza.
Tra le curiosità segnaliamo un titolo del Tg4. Parte dagli Usa la polemica delle donne contro il viagra rosa, che secondo Emilio Fede dovrebbe servire a “stimolare la sessualità nella donna”, sono sue parole.  Noi invece non sprechiamo parole per commentare la questione.
Un’ultima annotazione. Il telegiornale de La7 è tornato alla vecchia impaginazione nei titoli. Via la copertina iniziale ed il sondaggio e ritorno ai titoli veri e propri. E’ il segno che il passaggio di consegne tra il direttore uscente Antonello Piroso e quello in arrivo Enrico Mentana si avvicina. Si parla di giovedì prossimo.   



Il Commento di Marco Politi, vaticanista de Il fatto Quotidiano
(Intervista di Alberto Baldazzi)

Marco Politi, un attacco su tre fronti: Bruxelles, Corte americana,  ed autocritica su Propaganda Fide. Cosa sta succedendo in questo ore  - anche se oramai il processo è in atto da mesi - , intorno al Vaticano e dentro il Vaticano?
“ Quello che appare evidente è che l’opinione pubblica nei vari paesi , ed anche il ruolo dei mass media è cresciuto,  e che per la prima volta dopo decenni il Vaticano si trova a dover rispondere delle proprie azioni; per secoli il Vaticano, come Santa Sede, si sentiva superiore, esterno ai problemi giuridici degli stati. Ora invece abbiamo in Belgio la polizia che interviene direttamente come se i Vescovi fossero normali cittadini,  -  dove devo dire, tra l’altro, che non condivido questa azione mediatica di tenere occupata tutta la conferenza episcopale per 7-8 ore - ; comunque in Belgio c’è stato questo mutamento di vento, per cui la polizia e la magistratura si comporta con i vescovi come se fossero normali cittadini. Negli Stati Uniti si rompe, poi, questa posizione di extra-territorialità della Santa Sede: si dice no.  i preti, in ultima analisi, dipendono da un sistema centralizzato come quello del Vaticano, e quindi si chiama direttamente in causa il Vaticano. Ed anche nella questione dei rapporti tra il Cardinale Sepe e la cricca, il Vaticano  è costretto a rispondere alle pressioni dell’opinione pubblica e dei mass media , e a riconoscere i propri errori.”

Ho l’impressione che siano comunque i nostri TG, in linea di massima non tutti per fortuna,  a mantenere un atteggiamento come dire “velato”  nei confronti del Vaticano; ancora da noi, per quello che riguarda l’informazione televisiva, il Vaticano rimane quello vecchio, quello di prima della”crisi ”….
“ Devo dire che in Italia, purtroppo, siamo in una situazione … zoppa.  Soltanto pochi giornali e pochissime televisioni hanno un atteggiamento di normale giudizio critico, per cui un giorno si può essere positivi, un altro si possono mettere in luce le magagne, perché c’è una parte del sistema mediatico che,  nei confronti del Vaticano,  ha ancora una specie di  atteggiamento reverenziale, dovuto evidentemente al ruolo politico e lobbistico che la gerarchia ecclesiastica esercita in Italia. E quindi non fa fino in fondo il proprio dovere d’informazione e di discernimento, come avviene  per la stampa e le televisioni mondiali.”


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