di Redazione
Si dice incredulo i sindaco de l’Aquila rispetto a quanto ha avvenuto questa mattina. Tutto si aspettavano tranne di trovare le forze dell’ordine in assetto anti-sommossa, tranne i manganelli, dati addosso alla gente che tentava di raggiungere Montecitorio. Una manifestazione pacifica, con gente tranquilla sottolinea Cialente nelle prime dichiarazioni rilasciate subito dopo l’incontro con il presidente del Senato. 'Dal primo luglio abbiamo ripreso a pagare le tasse. Ma lo spettro piu' grande e' un altro. Dal primo gennaio dovremo restituire 14 mensilita', il che vuol dire che per ogni 1.000 euro ci sono 200 euro di tasse aggiuntive. Le casse sono vuote, e parlo anche dell'emergenza come vice Commissario. Per i 32 mila sfollati che ancora alloggiano negli alberghi, c'e' una spesa fra i 15 e i 20 milioni al mese, che naturalmente non posso pagare'. Cosi' il primo cittadino ha definito la drammatica situazione dell'Aquila e dei comuni del 'cratere' sismico al Presidente del Senato. 'E poi la manovra finanziaria - ha proseguito il Primo Cittadino dell'Aquila - all'esame della Commissione Bilancio, che ha trascurato del tutto l'emergenza Abruzzo'. Intanto i manifestanti sono riusciti a forzare il blocco davanti a Palazzo Grazioli e adesso si trovano in via del Plebiscito.
Due dimostranti feriti e manganelli diretti anche contro il sindaco e il deputato abruzzese Giovanni Loll. Così le forze dell'ordine hanno tentato di bloccare i maniffestanti che, di corsa stavano cercando di raggiungere Montecitorio, dove contemporaneamente si sta svolgendo una manifestazione di disabili. In questo momento è in corso la trattativa: è stato chiesto ai manifestantio di arreatrare facendo ritorno a Piazza Venezia per tornare in seguito, quando la piazza sarà vuota e accessibile.
Dopo una trattativa tra i manifestanti e le forze dell'ordine che impedivano loro di entrare in via del Corso per raggiungere la Camera in piazza Montecitorio, e' stato rimosso il blocco e i manifestanti, quasi di corsa hanno
cominciato a percorrere via del Corso al grido di "l'Aquila, l'Aquila". Al momento stanno percorrendo via del Corso con un
coloratissimo corteo: su tutto spiccano i colori della citta': nero e verde, due colori che per gli aquilani rappresentano lutto e speranza. Tantissimi i gonfaloni delle citta' del cratere, tanti gli slogan e le magliette con la scritta "Ricostruiamo l'Aquila e il suo territorio". Scontri tra i manifestanti aquilani e forze dell'ordine. Dopo che il corteo aveva superato il primo blocco delle forze di polizia, grazie a una trattativa con gli organizzatori e alcuni funzionari, i manifestanti sono stati nuovamente bloccati su via del Corso all'incrocio con via di Pietra. La tensione e' salita nuovamente e ci sono stati scontri, in particolare sono state lanciate bottiglie piene di acqua e un ragazzo e' stato ferito al volto ed e' uscito dal corteo con il viso completamente sanguinante. Si cerca ora di far ritornare la calma, ma gli aquilani sono determinati a
raggiungere piazza Montecitorio.