di redazione
Diritto al cibo, diritto all'acqua. Diritti fondamentali che sempre e comunque dovrebbero essere garantiti e tutelati. Temi caldi in questi giorni, in vista del prossimo vertice Fao da una parte e dell'imminente approvazione del decreto legge 135/09 che porterà alla privatizzazione dell'oro blu. Si moltiplicano anche le iniziative di sensibilizzazione e le reazioni. Da una parte un forte appello per l'Africa è quello che proviene dal Meeting internazionale “L'Europa con l'Africa”, organizzato ad Ancona, dall'altra la protesta del Forum dei movimenti per l'acqua. Su entrambe la denuncia netta di padre Zanotelli.
“Dobbiamo incominciare con forza a parlare di diritto al cibo: perchè c'è un diritto al cibo! Siamo davanti invece ad una tragedia inaudita, per la prima volta la Fao ha annunciato che l'umanità ha sforato un miliardo e 20 milioni di affamati... Non era mai avvenuto prima, questo in barba a tutti i propositi e tutti gli obiettivi del millennio” Con voce ferma padre Zantelli lancia un pesante j'accuse soprattutto nei confronti di quei 191 stati membri dell'ONU che nel 2000 firmando il testo degli “obiettivi del Millennio” si erano formalmente impegnati a dimezzare entro il 2015 la percentuale di popolazione che soffre la fame nel mondo
“La seconda tragedia – afferma padre Zanotelli, agguerrito sostenitore del diritto all'acqua- si sta consumando con l'acqua: l'Italia sta per diventare il primo paese d'Europa in cui l'acqua viene privatizzata, c'è un diritto al cibo, ma c'è un diritto all'acqua. L'italia sta per votare la privatizzazione dell'acqua, sarà l'inizio di una tragedia immane per l'umanità. Questo vuol dire che l'umanità comincerà a trattare l'acqua come merce..."
Cifra distintiva, la scarsa attenzione mediatica in entrambi i casi, tanto da spingere il rappresentante della Fao e il presidennte delle ONG italiane, Sergio Marelli a lanciare, a mo' di provocazione, una giornata internazionale di sciopero della fame.
Ascolta l'intervista a padre Zanotelli- di Alberto Baldazzi