"La guerra in Iraq è finita" titolarono i giornali di casa nostra. I telegiornali spiegarono la guerra lampo e la fulminea vittoria. Fedeli alla linea. Era il primo maggio 2003 quando George W Bush annunciò la fine della guerra in Iraq, 'missione compiuta', disse. Non era vero, una bufala come bufale furono le prove raccolte per iniziare quel conflitto bellico. Oltre 100 mila morti iracheni, migliaia di soldati caduti per una guerra inutile. " La diplomazia internazionale - racconta l'americanista Furio Colombo - avevano già ottenuto l'esilio di Saddam". Ora a distanza di 7 anni Barack Obama, che quella guerra ha ereditato con i suoi effetti, il suo peso in termini di vite umane e di costi economici, ha mantenuto le promesse: gli americani tornano a casa. Lasciano un paese ancora lontano dalla stabilità. Sul posto restano 50 mila unità con compiti di supporto, andranno via nel 2011.

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