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Sakineh e Teresa Lewis. Amnesty: "Non ci sono vittime di serie A e di serie B"
di Ambra Murè
Sakineh e Teresa Lewis: due storie diverse. Accomunate, paradossalmente, proprio dal presidente iraniano Ahmadinejad, che ha usato la vicenda di Teresa Lewis, 41 anni, giustiziata ieri notte in Virginia, per accusare gli Stati Uniti di predicare bene, difendendo Sakineh, e razzolare male, condannando a morte una donna con ritardo mentale. Chi specula sui diritti umani, dice Riccardo Noury, portavoce italiano di Amnesty International, non va mai preso sul serio. Ma non c'è dubbio che gli Stati Uniti abbiano una grave questione aperta sulla pena di morte.
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