di Vittorio Emiliani
Cari amici di Articolo 21,
ho fatto l'"inchiestista" per una vita e, in fondo, a volte continuo a farlo, coi libri se non con gli articoli. Fate bene, anzi benissimo, a distinguere in modo netto fra giornalismo d'inchiesta e giornalismo a base di dossier. Il primo si occupa a fondo dei problemi, scandaglia la realtà, porta alla luce il buono e il cattivo, ascolta le persone e ne incrocia le opinioni, non è mai "a tesi", lavora su di una ipotesi di lavoro, pronto a farsela distruggere dai dati reali che via via rileva, il più oggettivamente possibile. Il secondo è tutt'altra cosa, è l'opposto: si occupa delle persone, scandaglia nel privato più privato, porta alla luce soltanto il fango, il peggio, non incrocia pareri, lavora partendo da una tesi inesorabile: colpire, azzoppare, screditare. Quest'ultimo è il cosiddetto "metodo Boffo" che si è cercato di applicare a Gianfranco Fini che, al di là delle responsabilità o delle leggerezze di un cognato, non deve proprio avere scheletri nell'armadio (l'avrebbero massacrato). Hanno provato ad applicarlo alla cerchia dei suoi più stretti collaboratori: Bocchino, Urso, Briguglio e altri. Un'offensiva pianificata, a tappeto. Che sovverte il ruolo della libera informazione, lo stravolge, lo piega agli usi più strumentali, al volere del potente di turno. Lasciatemi dire che con questo orrendo giornalismo, con chi lo pratica ogni giorno, non voglio aver niente a che fare. Molti anni fa c'erano agenzie apertamente ricattatorie. A partire da OP. Oggi siamo ad una batteria di quotidiani e di periodici usati come vere e proprie armi offensive. In mano ad un solo potente e alla sua cerchia. Facciamoci gli auguri e facciamoli, reagendo, a questa povera Italia che mai avremmo immaginato di vedere quando cominciammo a fare giornalismo d'inchiesta, molti decenni fa.
Caso Marcegaglia - "Il Giornale". Dove finisce il giornalismo d’inchiesta e inizia il dossieraggio - di Gianni Rossi / Orrendo giornalismo. A chi, a cosa serve? - di Ottavio Olita / Questa vicenda mostra quanto complicati, pesanti, pericolosi per l’autonomia dell’informazione siano gli intrecci... - di Roberto Natale*