di redazione
Verrà presentato in una conferenza stampa che si terrà a Roma giovedì 14 ottobre il primo Laboratorio internazionale di Pace dal titolo ‘Sostenere il dialogo attraverso la nonviolenza. Dallo scontro alla riconciliazione nella Regione Euromediterranea’.
Ad illustrarne finalità e contenuti saranno, tra gli altri, Michele Capasso (Fondazione Mediterraneo), Gianluca Solera (Fondazione Anna Lindh), Paolo Beni (Arci), Flavio Lotti (Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani), Miralem Tursinović, bosniaco, ex combattente, dell’Ong Youth Resource Centre di Tuzla; Nouraldin Shehada, palestinese, di Combatants for Peace; Gerard Foster, dell’Irlanda del Nord, cattolico, del Teach Na Failte; Itamar Feigenbaum, israeliano, di Combatants for Peace.
Il Laboratorio si colloca nel quadro delle attività promosse dalla Maison de la Paix – Casa Universale delle Culture della Fondazione Mediterraneo, in preparazione del Forum Universale delle Culture previsto nel 2013 a Napoli.
Le tre giornate seminariali, che si terranno a Napoli dal 15 al 17 ottobre, sono promosse, oltre che da Fondazione Mediterraneo, dalla Fondazione Euro-Mediterranea Anna Lindh per il dialogo tra le culture e dall’Arci, in collaborazione col movimento Combatants for Peace e con il Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani. Si svolgono sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e col patrocinio di Regione Campania, Provincia e Comune di Napoli.
Lo scopo è quello di approfondire la riflessione sul ruolo che pratiche ispirate al dialogo e alla nonviolenza possono giocare nella risoluzione dei conflitti, sia nel caso di conflitti armati sia quando si tratti di conflitti sociali, etnici o politici in cui imperversa la violenza.
Di particolare interesse sarà dunque il racconto e la condivisione delle esperienze, dei contesti e delle testimonianze che porteranno sedici ex combattenti e attivisti nonviolenti di Israele e Palestina, Balcani, Irlanda del Nord, Gran Bretagna, Cipro e Turchia, oltre che le organizzazioni italiane che lavorano in aree di crisi.
L’idea del seminario è nata dalla cooperazione tra la Fondazione Anna Lindh e Combatants for Peace, un movimento di ex soldati israeliani e palestinesi che, per il loro impegno, hanno ricevuto il Premio Euro-Med per il Dialogo 2009.
L’obiettivo del seminario è creare una rete in Europa e nel Mediterraneo di mutuo sostegno e di scambio tra organizzazioni sociali ed ex-combattenti per la riconciliazione, per la soluzione nonviolenta di conflitti e per la giustizia.
CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE
Roma, giovedì 14 ottobre, ore 12.00
Presso Federazione Nazionale della Stampa Italiana
Corso Vittorio Emanuele 349, primo piano
Di seguito una scheda sintetica degli organizzatori.
La Fondazione Anna Lindh è un’organizzazione che riunisce 43 paesi dell’Unione per il Mediterraneo con lo scopo di migliorare la conoscenza ed il rispetto reciproci. Con sede ad Alessandria (Egitto), la Fondazione Anna Lindh lavora con una rete di 3500 organismi della società civile, con l’obiettivo di facilitare cooperazione e azioni comuni su temi che vanno dalla creazione artistica alla prevenzione dei conflitti, dalla gestione delle diversità sociali e culturali ai media e l’informazione. La Fondazione finanzia progetti tra i suoi membri a livello nazionale e regionale, e promuove attività locali per il dialogo tra i popoli.
La Fondazione Mediterraneo è un’organizzazione internazionale non lucrativa d'utilità sociale costituita nel 1994 da studiose e studiosi dell'area euromediterranea, politici di organismi internazionali e diplomatici impegnati in azioni per il dialogo e la pace. Ha realizzato importanti iniziative per la pace e lo sviluppo condiviso: tra queste la creazione a Napoli della "Maison de la Paix - Casa Universale delle Culture" a cui hanno aderito vari Paesi del mondo
ed organismi internazionali.
L’Arci (Associazione Ricreativa e Culturale Italiana) con i suoi 1.100.000 soci e i 5.600 circoli diffusi su tutto il territorio nazionale, è la più grande associazione italiana di promozione sociale, impegnata sui temi della cultura e della formazione, della pace, dei diritti, del welfare, della legalità democratica. Le sue strutture territoriali si adoperano per costruire coesione sociale, sostenere i cittadini svantaggiati, prevenire il disagio, opporsi all’emarginazione e alla discriminazione, promuovere e sostenere azioni di
pace e di solidarietà internazionale.
Il movimento dei “Combatants for peace” è stato creato congiuntamente da palestinesi e israeliani che hanno avuto parte attiva nel ciclo di violenza; gli israeliani come soldati dell’esercito israeliano e i palestinesi come parte della resistenza armata per la libertà della Palestina. Il movimento è basato su cinque gruppi locali delle due parti che agiscono insieme in forma non violenta contro l’occupazione e per la pace, per fermare il ciclo della violenza, lo spargimento di sangue e l’oppressione del popolo palestinese.
Fondato nel 1986, il Coordinamento nazionale degli Enti Locali per la pace e i diritti umani è un'associazione che riunisce i Comuni, le Province e le Regioni impegnate in Italia a promuovere la pace, i diritti umani, la solidarietà e la cooperazione internazionale. Tra sue le principali attività ci sono la promozione dell’educazione alla pace e ai diritti umani nella scuola, lo sviluppo della solidarietà internazionale e della cooperazione decentrata, l’organizzazione delle Assemblee dell'Onu dei Popoli, l’impegno per la pace in Medio Oriente, nei Balcani e nel Mediterraneo.