“Tutti con  tutti”, con queste parole Stefano Rodotà  terminò il suo lucido ad appassionato intervento alla manifestazione  indetta dal popolo viola a piazza san Giovanni.
Facciamo nostre quelle parole e le rilanciamo alla vigilia di giorni che saranno, comunque, decisivi per il futuro della democrazia in Italia. C’è davvero poco da scherzare, altro che bunga bunga, qui sono in gioco i valori costituzionali, l’etica pubblica, la divisione tra i poteri, l’autonomia della magistratura e della informazione, la possibilità stessa di garantire un futuro a milioni di donne e di uomini che conducono vite precarie,mentre l’imperatore discetta di maggiorenni e minorenni davanti all’altare della patria, disturbando il presidente della camera, immagine simbolica di una situazione putrefatta, in decomposizione.

Mai come in questo momento serve una grande lucidità politica,la capacità di raggiungere una maggioranza in grado di sfiduciare il presidente e di porre fine alla rappresentazione, prima che ritrasformi in una autentica tragedia nazionale.
L’azione politica,insostituibile,deve essere tuttavia accompagnata e sostenuta da una grande generosità individuale e collettiva, da una miriade di azioni civiche che facciano crescere la richiesta popolare di arrivare a staccare la spina quanto prima.
Per questo abbiamo promosso la petizione che in tanti avete già firmato su questo sito. Per  questo vi chiediamo di diffonderla e di portarla a tutte le iniziative che saranno promosse nei prossimi giorni.
L’associazione articolo 21, coordinata dal presidente Federico Orlando e dal segretario Tommaso Fulfaro, ha deciso di essere presente ovunque ci saranno donne e uomini che si daranno l’obiettivo di presidiare i valori costituzionali. Non ci interessano i soggetti che promuovono le iniziative, ma l’oggetto da difendere:il bene comune e l’interesse  generale.

Per questo siamo stati e saremo con il popolo viola alle iniziative già annunciate, non mancheremo all’appuntamento di lunedì a Roma, del quale parla nel suo editoriale Roberto Secci.Saremo  con i lavoratori del cinema,dello spettacolo,dei beni culturali in occasione dello sciopero generale del 12 novembre, allo stesso modo saremo presenti alla manifestazione annunciata dalla cgil per il prossimo 27 novembre.

Se quando il pd, come ha già annunciato il segretario Bersani, deciderà di indire una grande manifestazione nazionale a Roma ci saremo con  altrettanta convinzione, nella speranza che si possano creare  le condizioni affinché diventi davvero la giornata dell’orgoglio nazionale e costituzionale. Una giornata,nella quale potranno riconoscersi tutti quelli che vogliono staccare la spina per porre fine all’incubo,ma  vorrebbero anche riattaccarla altrove,perché con Berlusconi  cada anche il berlusconismo e termine il regime della censura, dei bavagli,della negazione di ogni pensiero critico,di ogni differenza.

Per una volta lasciamo alle nostre spalle polemiche,individualismi,spirito di parte e di sigla, di fronte al triste e terribile spettacolo al quale stiamo assistendo, il nostro assillo non può essere quello di arrivare primi per rivendicare un posticino illuminato dal sole dei media, ma piuttosto dovrà essere quello di arrivare in tanti a staccare la spina per  far cadere il sipario sulla ultima rappresentazione del cavaliere.
Non sarà facile,né scontato,ma non abbiamo alternativa!

8 novembre in piazza - di Roberto Secci /Berlusconi si dimetta - di Shukri Said /  Tu gay, io bunga bunga- di Danilo Sinibaldi / Dalla Spagna democratica una domanda: che succede in Italia? -di Marco Calamai