di redazione
Mentre Brescia è praticamente scomparsa dalle cronache nazionali che preferiscono occuparsi del Rubygate, 5 dei sei ragazzi continuano a resistere dall’alto di una gru. Uno di loro Singh, racconta la cronaca di Radio Onda d’urto, è sceso nel primo pomeriggio ed è stato immediatamente prelevato dalla Digos e portato in Questura. Il dato che però va segnalato è che, anche in questo caso i ragazzi che stanno sulla gru, non sono soli, col passare dei giorni si sono moltiplicate le iniziative di solidarietà. Questa mattina sotto la gru si è svolta una lezione all’aperto promossa da alcuni docenti dell’Universita’ di Economia e di Giurisprudenza che ha visto la partecipazione di circa duecento studenti, mentre ieri un presidio di solidarietà si è tenuto a Roma. Al presidio, iniziato ieri alle 15.00, si legge nel comunicato diramato dalla radio romana Radio onda rossa, hanno partecipato centinaia di donne e uomini, che si sono alternati ai microfoni con interventi in diverse lingue, reclamando i propri diritti - casa, lavoro e permesso di soggiorno - denunciando la sanatoria-truffa e le politiche razziste e securitarie del ministro leghista Maroni, e reclamando la chiusura di tutti i Cie. Ma altre iniziative sono previste nella capitale e non solo: in queste ore un presidio di solidarietà con gli immigrati “resistenti” a Brescia si sta tenendo anche a Napoli. Ieri invece, le proteste di Padova hanno avuto come slogan principale “Siamo tutti sulla gru… siamo tutti clandestini!” Il racconto di Manuel Colosio, redattore di Radio Onda d'urto